La scorsa estate ho notato nelle stazioni della metropolitana di Londra una campagna di sensibilizzazione sulle aggressioni ai danni del personale che opera nel trasporto pubblico, principalmente i controllori e chi si occupa in genere della sicurezza. I manifesti erano molto efficaci perché ritraevano dei bambini che impersonavano i figli dei dipendenti della compagnia di trasporto pubblico che, con frasi e giochi di parole divertenti, manifestavano il loro disappunto sui viaggiatori poco educati, per non dire violenti, che quotidianamente mettono a rischio la vita delle loro mamme e dei loro papà.
Da qualche settimana, questa sorta di pubblicità progresso è comparsa anche nelle stazioni del passante ferroviario di Milano, suppongo la si possa vedere altrove. I messaggi sono identici a quelli dei manifesti che ho visto a Londra, tradotti in italiano. La mia preferita è quella con il bambino che dice una cosa tipo “mio papà controlla i biglietti, tu pensa a controllarti” o qualcosa del genere. Mi spiace, non ho foto a testimoniare né l’uno né l’altra, ma fidatevi lo stesso. Naturalmente non ho nulla in contrario al fatto che l’idea sia stata scopiazzata di sana pianta, anzi magari a crearla è stata la stessa agenzia di comunicazione. Comunque il concept è carino, il fine encomiabile, l’efficacia fuori discussione.