Siccome stamattina ho visto quel curiosone che incontro ogni giorno all’uscita della metro osservarmi mentre leggevo il volume “Vita di Don Giussani” di Alberto Savorana ho cercato su Google il titolo per capire che cosa avesse di strano questo libro da suscitare l’interesse altrui, così sono capitata su un blog di un tizio che racconta di aver notato una donna mentre leggeva camminando ma il punto non è l’apparente dicotomia delle due azioni, nel senso che basta ogni due o tre righe darsi uno sguardo intorno per verificare la presenza di eventuali ostacoli, a partire dalla segnaletica stradale fino alle schifezze canine che si rischia di calpestare per terra, anche se a Milano obiettivamente sui marciapiedi non se ne vedono, e poi quella di leggere camminando è una posa piuttosto comune e infatti sono capitata sul blog (si chiamano ancora così?) di un tizio che, oltre a sostenere di praticare assiduamente la lettura durante il passeggio, racconta di aver notato una donna che leggeva camminando proprio il volume “Vita di Don Giussani” di Alberto Savorana stamattina. Ho messo insieme due più due e ho capito che il tenutario del blog è proprio quel tipo per il quale stamattina mi sono sentita osservata durante la lettura. Il punto è che nell’articolo questo individuo si chiede chi possa mai essere interessato a un libro sulla vita di Don Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione a cui mi sento di appartenere ma che, a quanto mi pare, il tenutario del blog in questione schifa come non poche cose a questo mondo e lo scrive proprio nello stesso post in cui racconta di aver visto me – sono sicura infatti che si tratta di lui, molti particolari coincidono – mentre camminavo leggendo il libro sulla “Vita di Don Giussani” di Alberto Savorana. A conclusione del suo post l’autore scrive, testuali parole messe anche tra virgolette: “schifo Comunione e Liberazione come non poche cose a questo mondo”.