Sul lavoro non si scherza, ragazzi. Non fate battute, evitate l’ironia, cercate di non fare casino in ufficio perché i colleghi non hanno tempo da perdere. Se vi chiedono chiarimenti e non ne date a sufficienza il tono cambia immediatamente e si irritano perché la vostra simpatia è d’intralcio alla loro deadline, alla fine della loro giornata lavorativa, al loro stipendio. Le aziende investono sul team building quando la vision resta da sempre “ognun per sé” e su questo sono d’accordo, alla fine di fronte al bancomat, al POS di Zara o anche al macellaio siamo sempre da soli. Non c’è nessuno che ci mette qualcosa di suo per alleviare il dispiacere da distacco dei risparmi cartacei o elettronici.
Sul lavoro non si sorride se non per finta, per mostrare la resistenza alla fatica, per ispirare fiducia a chi vorresti mandare affanculo, ed è per questo che non bisogna mai smettere di farlo. In ufficio bisogna portare soluzioni, non problemi, quindi è importante rispondere sempre di sì. A qualunque richiesta provate a dire sempre sì, tanto poi le cose non sono mai come sembrano ed è impossibile fare previsioni. Qualcuno si mette in mezzo, qualche imprevisto piomba nel bel mezzo di un processo operativo, la neve blocca la città, le cavallette, al cliente rubano tutte e cinque le ruote della BMW e il giorno della consegna slitta di una settimana oppure il progetto non si fa più, se ne parla dopo Natale, subentra una variazione nell’esecuzione, qualcuno vuole metterci del proprio, bisogna avere l’OK da più persone, commissariano il cantiere (solo nell’edilizia), si fotte l’hard disk (funziona in tutti i settori), qualcuno telefona che c’è una bomba, si paga una tangente, al tuo capo viene il cagotto e quindi è tutto da rifare. Quindi fate un po’ come volete. L’importante è che gli altri vi percepiscano seri e convincenti, solo così potrete fare carriera.