le stagioni dell’amore vanno e vengono

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Se vi siete conosciuti o innamorati in autunno, ad anni di distanza assocerete ancora i colori e i sapori di stagione alla vostra storia e magari, proprio oggi in cui scrivo questa cosa, è il vostro anniversario. In questo caso, milioni di questi giorni. Quindi di fronte a un risotto alla zucca e a quel nebbiolo con cui lo avete accompagnato, o in un bosco con tutte le sfumature del foliage o le castagne e il pan dei morti e i pantaloni di velluto e persino quel caratteristico profumo che ha l’aria in città i primi giorni in cui si scatena l’accensione delle caldaie condominiali (che noi abitanti delle metropoli fingiamo possa avere un retrogusto di stufa a legna) fino a tutto ciò che prelude al Natale, andrete in brodo di giuggiole se, nel frattempo, la vostra coppia ha tenuto. Viceversa cadrete in depressione come in una di quelle commedie romantiche americane che però, a differenza della mia e vostra esistenza, trovano sempre la quadratura del cerchio e finiscono nel migliore dei modi.

Ma questo vale per tutte le stagioni. Le storie d’amore nate sulla neve si ripercorrono con i ricordi nelle pozzanghere lasciate dai doposci nella seconda casa, le tute attillate tanto strette al punto che si immagina tutto, il contrasto tra i colbacchi di pelo bianco e il rimmel e, giusto per darci dentro con i luoghi comuni, anche la rivalità con il maestro di sci e certi maglioni che, con il riscaldamento globale, dalle nostre parti presto non si useranno più.

Con l’estate, invece, è tutto rapido e provvisorio come un mini-appartamento in un residence di una località balneare adriatica da turismo massificato. Ci vuole pochissimo a spogliarsi, nella maggior parte delle occasioni si è già quasi nudi, la notte dura fino alla mattina malgrado le ore di buio, a quanto dice la scienza, siano molte meno, la nostra attitudine alla fedeltà è sottile come un pareo e farsi prendere da qualcun altro è un attimo. Nascono anche delle cose serie che, nella scatola dei ricordi congiunti, avranno le tinte di una località esotica, il profumo salmastro e la sensazione che i granelli di sabbia siano ovunque.

Fatevi sotto anche in primavera, però. Le soste durante le gitarelle in bici, la pelle arrossata dalle prime timide esposizioni ai raggi solari e le ore di luce in più che scoprono parti della giornata mai viste prima, come un anfratto segreto ci si rivela abbattendo una parete non portante in una casa in ristrutturazione, inducono ad approfondire conoscenze e ad aumentare l’intimità. L’oroscopo di coppia, per chi si beve le stupidaggini dell’astrologia, probabilmente porta via con sé i retaggi del primo momento in cui ci siamo notati, ci siamo corteggiati e ci siamo baciati. Ogni stagione ha le sue peculiarità e l’amore, probabilmente, se in impregna indelebilmente poco prima di afferrarvi e librarsi in volo per portarvi via.

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