l’era dei giubbini a salsicciotti

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I giubbini a salsicciotti, in auge da qualche anno con e senza cappuccio, sono forieri di guai. Il problema dei giubbini a salsicciotti è quello di connotare chi li indossa di un’attitudine aggressiva a causa della loro compattezza, per comprendere appieno la quale occorrerebbe risalire all’archetipo del giubbino a salsicciotti che probabilmente risale a qualche corazza da combattimento di qualche società primitiva di cui abbiamo smarrito le vestigia ma che sono rimaste come un imprinting nel nostro codice genetico. Tanto che, a distanza di chissà quanti secoli, la reminiscenza degli antichi giubbini a salsicciotti è riemersa nella sensibilità di qualche stilista che ne ha riabilitato la form factor, passatemi la raffinatezza, direttamente dalla percezione collettiva, andando a riaccendere ricordi primordiali nei consumatori che si sono fiondati sui giubbini a salsicciotti come se il genere umano non aspettasse altro che il loro avvento.

Un po’ come per certe forme di condotta sociale sbrigativa che inducono le persone più semplici a chiudere le discussioni con una testata sul naso o a liquidare i problemi con sommari quanto severi tagli alla democrazia a vantaggio di forme di controllo di più basso livello come il fascismo. Non a caso c’è un filo rosso, anzi nero, che lega il successo commerciale dei giubbini a salsicciotti con certi modi di fare propri dei nazifascisti. Oggi sono in molti a dichiararsi apertamente nazifascisti e ce ne risultano altrettanti disposti ad avvolgere i loro toraci tatuati e palestrati in giubbini a salsicciotti molto spesso blu ma diffusi in tutti i colori, che con i capelli tagliati cortissimi danno quell’effetto omino Michelin ma in formato bellico e pronto a colpire. Una versione civile e casapoundiana del bomber degli skinheads, considerando che si tratta di un’estetica ahimè diffusissima tra i giovani. Il giubbino a salsicciotti infatti riduce l’attrito con l’aria per il tessuto esterno impermeabile e, arrivando a malapena alle anche, consente agevolmente efficaci inseguimenti con il bastone per raggiungere nemici in fuga con il setto nasale già spappolato.

Il consiglio di noi fashion anti-fascist blogger è quello quindi di non rinunciare agli irrinunciabili giubbini in piuma 100 grammi con e senza cappuccio ma di scegliere modelli non a salsicciotti bensì tutti lisci dalle spalle alla cintola, in più di evitare i colori nazifasciti ma di orientarsi su tinte più pacifiste e democratiche e di passare questo trend ai nostri figli maschi in modo che sembrino meno aggressivi nel portamento e, soprattutto, meno zarri e ve lo dice un portatore sano di ben due giubbini a salsicciotti, non contemporaneamente ovviamente, uno blu senza cappuccio e uno verde chiaro con cappuccio.

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