Uno dei vantaggi che si ha a vivere in questa epoca è che noi che la abitiamo, arrivando per ultimi, abbiamo già visto tutto, a parte le navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e il sequel di Blade Runner che non è ancora uscito. O comunque quello che non abbiamo visto lo abbiamo letto e studiato sui libri di storia. Grazie alla seconda guerra mondiale possiamo intercettare totalitarismi, impedire genocidi, riconoscere quando le cose prendono una brutta piega e agire proattivamente. Dopo una tragedia come quella delle torri gemelle e i camion kamikaze possiamo dire di aver completato la casistica degli attentati terroristici, questo non vuol dire che non ce ne saranno più – magari! – ma che per progettare piani così complessi ci vogliono tempo e risorse e non è da tutti. Che cosa ci si può inventare, infatti, di più efferato? Che tipo di conflitti non prevedibili oggi possono ancora manifestarsi?
Dopo tutte queste migliaia di anni in cui ci siamo massacrati nei modi più creativi, dai leoni nel Colosseo alle camere a gas fino ai più recenti missili nucleari, c’è ancora spazio per qualcosa? Arriveremo a diffondere un file nelle onde elettromagnetiche in grado di ricostruirsi con sembianze fisiche e micidiali trasformandosi da virus informatico a virus biologico? Taglieremo un giorno i fili gravitazionali che tengono appesa la luna in modo che cada rovinosamente su uno stato nemico spiaccicandone tutti gli abitanti come formiche? Genereremo un ultrasuono a una frequenza ancora ignota ma tale da far esplodere le teste altrui come quel film splatter di fantascienza?
In questo scenario, i coreani che giocano a provocare i giapponesi come da ragazzi si faceva la mossa (vi ricordate? Si fingeva un pugno e se l’altro non restava immobile gliene toccava una scarica sul braccio) può essere serenamente riconosciuto come una avvisaglia di follia istituzionalizzata dell’eccentrico comportamento di un dittatore (i primi esempi documentati che mi vengono in mente sono quelli di Nerone, Hitler e Bokassa) e quindi passibile di provvedimenti organizzati da chi di competenza. Non so cosa ci voglia a spazzare via in qualche modo la classe dirigente di quello staterello come si è già fatto di recente per alcuni paesi mediorientali, che poi la situazione in questi casi sia sfuggita di mano è un altro discorso ed è proprio grazie all’esperienza che si potrebbe evitare i decorsi di cui siamo stati testimoni oculari e risolvere le cose in modo che nessuno si faccia del male, nessun altro si arricchisca sui postumi del golpe pilotato a distanza e via dicendo. Capisco però che la guerra sia la cosa peggiore che possa capitare all’umanità, ne abbiamo avuto la conferma assistendo alla proiezione di Dunkirk, e spero che quei testoni orientali invasati di potere la finiscano di mandare i loro avvertimenti al Giappone. Che poi, a dirla tutta, perché prendersela con il Giappone?