Il 77 è stato importante, ma il 97 non è stato da meno. Mi ricordo perfettamente il momento in cui la persona che era al mio fianco sulla mia Panda bianca targata Alessandria mi ha detto che “Tabula rasa elettrificata” era al primo posto in classifica. Stavo guidando sul lungomare della mia città e il cielo ricordava incredibilmente quella della Mongolia ritratto nella copertina del disco dei CSI. Pensavo che nella hit parade italiana potevano allora finirci anche “Hai paura del buio” e l’omonimo dei Subsonica o anche “Crx” dei Casino Royale, persino gli Scisma o i Blu Vertigo, tutti di quell’incredibile anno lì. Ho canticchiato quindi quel ritornello che diceva “voglio ciò che mi spetta” e mi sono immaginato la rivoluzione, quella vera, fatta con le band underground, mica quella dei cortei e dei contestatori. Ho pensato a una classifica di dischi più venduti con il meglio della musica italiana, quella che conta, quella che poi a un certo punto dev’essere diventata vecchia e ha lasciato il posto numero uno della classifica ai Dark Polo Gang.
Ieri è stato però il ventennale di quel primato. Ferretti ancora di sinistra il più venduto in Italia, nessuno di noi riesce ancora a crederci, oggi, che quella scalata alla vetta, quella presa del palazzo si è compiuta davvero. Senza scompormi ho chiesto così alla persona al mio fianco se ne fosse davvero sicuro perché, potete immaginare, la notizia mi aveva lasciato sbigottito. La cosa mi è stata confermata una seconda e poi una terza volta, forse una quarta, forse c’è stato persino un giuramento e il cielo sembrava ancora lo stesso della Mongolia, e forse davvero quello era un segnale. I CSI. Al primo posto. Il 97 è uno dei miei anni preferiti, ci potete scommettere.