fare le scarpe a Ivan Zaytsev

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Nel mondo reale, per una querelle tra sponsor, federazione sportiva e diretto interessato, la nazionale italiana maschile di pallavolo deve rinunciare a uno degli atleti più forti, trascinanti e carismatici degli ultimi tempi agli imminenti campionati europei. La storia che riguarda Ivan Zaytsev, le sue scarpe Adidas e il contratto che lo lega al brand a tre strisce, le scarpe Mizuno che avrebbe invece dovuto utilizzare in quanto sponsor ufficiale della nazionale è ottimamente sintetizzata qui.

Nel mio mondo ideale, invece, i quattro attori coinvolti nella vicenda fanno di tutto per fare un passo indietro – con le scarpe giuste – per il bene dello sport e della nazionale italiana maschile di pallavolo. L’Adidas si offre di lasciar correre – ancora con le scarpe giuste – e concede a Ivan Zaytsev di utilizzare le Mizuno per contribuire, con le sue palle messe giù a velocità da record, a portare l’Italia sul podio. Anche la Mizuno, nel mio mondo ideale, non è da meno e concede a Ivan Zaytsev di fare quel che vuole. Una multinazionale dello sport può anche rinunciare a qualche spicciolo in più e guadagnare in brand awareness con un gesto da signori. La FIPAV fa la voce grossa con le aziende produttrici di abbigliamento sportivo e, per evitare problemi come questi, si impegna a evitare le sponsorizzazioni per le scarpe che, vincoli contrattuali o meno, costituiscono comunque un argomento piuttosto delicato. Oppure, se non se la sente di entrare a gamba tesa nella questione per evitare perdite in investimenti pubblicitari, prova a mettere d’accordo i due colossi delle calzature. Ci sarà pure un modo per venirsi incontro per salvaguardare la nostra reputazione pallavolistica, giusto? Ivan Zaytsev, lato suo, nel mio mondo ideale dichiara di non poter usare le Mizuno per accordi presi precedentemente con l’Adidas senza addurre giustificazioni di altro tipo, e tutti vissero (e vinsero) felici e contenti.

(p.s. grazie ai commentatori del post de il Post che hanno risposto alla mia domanda e mi hanno dato tutti gli spunti per queste considerazioni)

UPDATE del 25/7: qui sembra che Ivan abbia dichiarato di avere “un contratto con una ditta ma c’è scritto chiaramente che sono libero di usare in Nazionale qualsiasi tipo di marca”. Adidas, lo hai fatto giusto.

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