in natura un predatore presbite non si è mai visto

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Linda ha una figlia segreta con gli stessi occhi verdi molto separati, quasi da cavallo, che straordinariamente e senza sapere nulla della carriera artistica della madre canta le stesse cover di hard rock dozzinale con atteggiamento ribelle e i jeans strappati in birrerie di periferia, dove tavolate di impiegati si danno alla trasgressione del fine settimana, fatta di alcolici da supermercato spacciati per shottini caraibici e birra industriale, per lasciar emergere, senza dare giustificazioni di sorta, tutti quegli aspetti della loro personalità che, a torto, ciascuno di essi ritiene tutto sommato i più interessanti ma, in generale, il mondo li preferisce in camicia a svolgere la loro funzione di data entry in orario di ufficio e per giunta muti, per quel che hanno da dire. Chi se ne intende di queste cose sa che la gente impazzisce invece a osservare persone come Peo, quello che suona il basso con la figlia segreta di Linda, perché ha un aspetto che non corrisponde affatto alla sua indole remissiva e quando inforca gli occhiali da lettura, al parco o sul tram, è come se un incantesimo si spezzasse perché, in natura, un predatore presbite non si è mai visto, perdonate il gioco di parole. La figlia segreta di Linda ha un fisico da togliere il fiato e questo parzialmente fa passare in secondo piano certi adattamenti poco ortodossi alle melodie delle canzoni, utili a nascondere i limiti della sua estensione vocale. Fa l’insegnante di fitness non so dove, l’estate la trascorre nei villaggi turistici a risvegliare i muscoli delle carampane. C’è un signore di mezza età in prima fila che non le toglie gli occhi dosso, soprattutto quando la figlia segreta di Linda si china per voltare le pagine del suo blocco a spirale con tutti i testi. Come dargli torto? Luigi, che sa tutta la storia ed è grazie a lui che ora la conosco anche io, mi ragguaglia dicendomi che quel sospetto fan fuori quota in realtà si tratta di suo padre naturale, un musicista quanto lei e la presunta madre. Una famiglia di artisti, non c’è che dire. Luigi avvia il suo smartphone da mille euro e va sulla pagina Facebook dell’uomo, dove mi mostra la foto sbiadita di una band i cui membri vestono dei buffi costumi beat, giacche di colori sgargianti senza bavero e colletto, un dettaglio che mi manda in confusione: intanto, se quello è il padre, come fa la figlia segreta di Linda a essere segreta e soprattutto a chi è segreta, forse a se stessa? E poi il padre, che è mio coetaneo, come faceva a suonare da ragazzo in un gruppo beat quando il mondo si divideva tra post punk e gente di cattivo gusto?

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