una questione privata reloaded

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Raffaele non capisce che a me più dei gusti sessuali della gente, più delle opinioni politiche degli individui, più di ciò che pensano le persone di questo o di quello, da sempre il mio obiettivo è comprendere come si sviluppano le varie inclinazioni verso un genere musicale rispetto a un altro. Perché lui per esempio si accontenta di quello che passa il convento anche se non c’è nulla di ascetico nei network radiofonici commerciali che ascolta mentre gira in auto in lungo e in largo per lavoro. Per questo non riesco a dare la giusta importanza al suo turbamento. Si è intestardito con una ragazza che si intestardisce a chiamare ragazza ma allora il problema è che alla nostra età a trentaquattro anni siamo ancora ragazzi. Io ne ho cinquanta e indosso una t-shirt degli Smiths. Voi come direste? Di lei, non di me, che resto un cretinetti. Una donna? Non so, secondo Raffaele probabilmente le donne sono quelle nei film. Rita Hayworth. Ingrid Bergman. Comunque da qualche settimana – ufficialmente, mentre ufficiosamente dall’inverno 2015 – non fa altro che dire che un giorno potrebbe sposarla, questa ragazza dell’83. Io nell’83 mettevo cose come “Shock the monkey” o “Wot!” di Captain Sensible nel juke-box dei Bagni Nilo, non vi dico come reagivo quando c’era qualcuna in topless (non biasimatemi, avevo sedici anni) e non pensavo che potesse nascere qualcuno che un giorno avrebbe avuto sedici anni in meno di me. Lei ho visto che sul telefono ha qualcosa dei Rolling Stones ma non riesco a entrare nei dettagli, non mi va di fissare i dispositivi personali altrui soprattutto delle donne, pardon, delle ragazze dell’83. Raffaele così la tira per le lunghe con il corteggiamento su Facebook e i messaggi via Whatsapp ma questo ibrido tra romanticismo di una volta e immediatezza della comunicazione genera un mostro che poi prosciuga ogni tipo di relazione: si resta sconosciuti a letto, si diventa molto intimi intellettualmente. Gli adulti non dovrebbero comportarsi così, ma chi ha inventato l’Internet e la possibilità di impostare relazioni virtuali prima che fisiche non ha tenuto conto che ci sono anche quelli un po’ timidi che amano sedersi al centro della loro confort zone e inviare i propri sentimenti in differita. Così ho detto a Raffaele che avrei pubblicato per lui un appello qui, e scusate l’uso personale del mezzo: “ha detto Raffaele di dirti di farti avanti tu”. Grazie. p.s. se hai una risposta in privato per lui scrivimi pure, posso continuare a farvi da tramite, la cosa non mi dispiace nemmeno e mi offre spunti narrativi.

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