raga il 21 maggio Ok Computer fa vent’anni. Che cosa gli regaliamo?

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Non sono solo io a sostenere che il 1997 sia stato un anno decisivo, forse il vero anno zero di tutto e il vero punto di arrivo del primo millennio DC. D’altronde chi ce lo dice che i mille anni dall’anno zero sono stati calcolati a millimetro? Chissà quale complotto c’è dietro a questo calcolo per cui SVEJA!!1!!1 che già questa suddivisione del tempo è sufficientemente aleatoria e se esistesse davvero la democrazia diretta e fossimo noi laggente a decidere le cose e non i politici corrotti con i loro vitalizi e i loro vaccini per il morbillo l’anno zero lo decideremmo noi con una votazione sul blog di Grillo e quindi magari oggi è il tremilaquarantotto e noi siamo qui a calcolare i ventennali che non lo sono.

Allora mettiamola così: quello che, stando alla classificazione imposta dalla lobby dei calendari e del pidimenoelle, consideriamo il 1997 è stato un anno decisivo, e non solo perché io ho fatto trent’anni ma perché i dischi usciti nel 1997 sono stati dischi davvero insuperabili. Vi cito i primi che mi vengono in mente sia stranieri che italiani? “Ok Computer”, “Urban Hymns”, gli omonimi dei Portishead e dei Blur, “The Fat of the Land”, “Dig Your Own Hole”, “Von” dei Sigur Ros. E, dalle nostre parti, il primo dei Subsonica, “Hai paura del buio?” e persino “Tabula rasa elettrificata” che si era piazzato in testa alla classifica degli album più venduti in Italia per un po’ di settimane.

Quante volte ci è capitato di pensare che le cose si sarebbero dovute interrompere in questo o quel momento perché si era raggiunta una certa perfezione e la cristallizzazione della situazione avrebbe rappresentato una vera conquista per l’umanità alla faccia di quelli che la menano con il progresso e l’evoluzione?

Io per certe cose, per dire, mi sarei fermato lì ma poi penso che non avrei mai conosciuto mia moglie e mia figlia, quindi chi se ne importa, meglio così. Ci sono altri invece che questa cosa la prendono sul serio. Non deve stupirvi, quindi, la scoperta che ho fatto: in giro c’è una setta segreta che trama per girare all’indietro le lancette di tutti gli orologi a cucù esistenti al mondo, convinta che questo moto a ritroso sia la procedure in grado di far rilasciare a tutta la materia esistente l’energia per tornare daccapo al 1997, ovviamente a “Ok Computer” pubblicato. I membri di questa organizzazione cospiratrice è facile riconoscerli. Sono tutte quelle persone che si vedono in giro con quegli zainetti della North Pole che vanno tanto di moda oggi e che SVEJA!!!1!!1!!!! altro non sono che un modo per riconoscersi, oltre a contenere gli strumenti di scasso necessari a introdursi nelle vostre case per sabotare i vostri orologi a cucù.

Se volete la mia opinione, io che sono un moderato ribadisco che le cose è giusto che vadano avanti e anzi, se un giorno radicalizzerò la mia convinzione farò di tutto affinché si dia un taglio con il passato, tanto lo sappiamo che “Ok Computer” è di una perfezione insuperabile e quindi è meglio mettersi l’animo in pace e non pensarci più.

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