Non ho mai visto così da vicino un uomo di potere, una persona malata, un’attrice così bella, un aspirante suicida, un ladro, un criminale che sta scontando la sua pena o uno che ha passato gran parte della sua vita dentro. Non ho mai conosciuto un artista realizzato, uno sportivo da record, una persona che salva le vite con le sue mani. Non ho mai parlato con chi ha fatto la storia, chi ha sparato ad altri uomini in guerra, chi è sopravvissuto a una catastrofe. Immagino che anche la maggior parte di voi sia nelle stesse condizioni. Il punto è che tutti gli esemplari umani a cui ho fatto cenno muoiono, prima o poi, tanto quanto me e voi, proprio come la manica di sconosciuti che in questo momento percorre la mia stessa direttrice per recarsi al lavoro, china sui propri pensieri, tronfia per le proprie fortune, preoccupata per questo o per quello, disponibile a essere contraddetta o a sopportare angherie in virtù di uno stipendio. Gente con un oggi in cui abitiamo anche noi e con un domani in cui rinnoveremo la conta, chi c’è c’è e chi non c’è non ricordo come finisce, forse fuori sotto.
Credo fosse “chi è dentro è dentro chi è fuori e fuori … e a star sotto tocca a te”… tocca sempre a qualcuno e – chissà come – a certi di più
Usti, io di questi son più quelli che ho di quelli che mancano? Leggerti, ultimamente mi preoccupa.