Il tempo dovrebbe risparmiare le nostre madri e prendersela esclusivamente con noi maschi, che tanto non abbiamo nulla da perdere. Ma poi i figli ci dicono che no, non esiste, noi serviamo come padri a dare man forte nella crescita, nelle scelte, nel trarre d’impiccio. La formula però fa acqua da tutte le parti e ci sarà pure un modo per impedire questo scempio di chi ci ha fatto nascere. Mia madre, come tutti in famiglia, ha preso lezioni di piano da bambina e si ricorda solo un pezzo che, fino a qualche anno fa, riusciva ancora a suonare. Oggi le sue mani non rispondono più così bene, così le accarezzo anche se non sono quelle che ricordavo e che tenevano le mie, da piccolo. Le tocco perché prendano qualcosa di me per tornare a suonare ancora quel motivo che, ironia della sorte, oggi è usato come jingle in uno spot televisivo. Non passa giorno senza che venga trasmesso. Ma poi i figli ci dicono ancora che no, non esiste, le nostre mani devono essere salde alla guida della loro vita, finché ne hanno bisogno. La stessa formula di prima, tutta da rivedere. E quella canzoncina facile, tutta da canticchiare.