Da giovane ero molto più bravo e lesto nello schiacciare tasti a caso del telecomando quando il mio programma preferito veniva interrotto dalla réclame. Ora non solo sono meno reattivo, ma se non ci sto attento mi ritrovo a seguire con curiosità gli spot. Un po’ come accadeva ai tempi dei divertenti cortometraggi di Carosello in cui primeggiava la bravura dei creativi pubblicitari e quella degli interpreti, oggi si è verificato un nuovo sorpasso da parte dei consigli per gli acquisti in quanto a sforzo realizzativo degli autori rispetto ai programmi tv. Ma, a differenza dei tempi di Bramieri e Calindri, oggi è per demerito delle trasmissioni e non certo per la pubblicità.
Volevo quindi soffermarmi su tre spot in onda in questo periodo. Il primo è questo:
L’idea è un po’ banalotta, soprattutto con i rimandi a quello che comunemente si utilizza per esemplificare i periodi culturali citati nel video. I testi, però, li trovo raffinati e molto efficaci.
Il secondo è questo:
ovvero culi che se la ballano e se la cantano. L’ho visto è non credevo ai miei occhi. Non oso pensare a questo format applicato agli assorbenti.
Il terzo infine è questo:
L’ho visto e ci sono cascato, perché la storia mi ha distratto rispetto al finale, in cui viene presentato il prodotto, e fino a poco fa ero convinto non si trattasse di un fake ma di una vera e propria pubblicazione a fascicoli di quelle che tengono in vita le edicole delle nostre città. Poi ci ho riflettuto e ho pensato che qualcosa non tornava, perché non si sente parlare di modellismo ma solo dell’aereo. Insomma, in un modo o nell’altro hanno colpito nel segno e la cosa mi ha fatto sorridere e non è vero che il brand scompare. Anzi, la prossima volta in tv lo seguirò con maggiore attenzione.
I culo che ballano me li ero (felicemente) persa, ma mia figlia seguiva un cartone in cugino culi vivevano di vita propria staccati dalle persone . Sull’aceto… Bè, è di Modena … 😉
con “in cugino culi” ti sei superata
Ps Nel cartone poi c’era gli acchiappa chiappe…
speravo anche nei sederi severi
🙂
Ma no! Odio il correttore automatico
comunque mi sa che siamo rimasti io e te a parlarci qui. Possiamo pure telefonarci che facciamo prima (ed evitiamo i correttori)
Scusate se mi intrometto, ma l’aceto ha copiato un’idea di 610, la trasmissione radio di Lillo e Grag (e Alex Braga). Per esempio questa: https://youtu.be/V2grq3l4S40
Quando vuoi, ma secondo me i tuoi lettori non ti parlano perché li intimorisci.
Però sono sicura che il tuo contatore segna un bel po’ di visualizzazioni più del mio. D’altronde non si è mai sentito che i lettori degli scrittori americani parlino loro…
comunque spero che nessuno mi parli in americano, potrei fraintendere
ok, lascia il numero qui sotto (magari anche quello della carta di credito)
ho postato il video in un gruppo FB dedicato alla comunicazione e mi hanno detto che l’idea è stata anche copiata da una gag di Capatonda (che ammetto di non conoscere affatto)
Telefonate a pagamento? La crisi si fa sentire proprio dappertutto