Tra i mestieri più impegnativi al mondo possiamo annoverare senza ombra di dubbio quello di animatore capo villaggio turistico che sono certo sia secondo solo a quello di divinità. Peraltro quella della divinità di questi tempi è davvero una posizione ancora più delicata ma mica per i fondametalisti che si fanno – e ci fanno – saltare per aria di qui o di là, piuttosto perché in tempi di Giochi Olimipici c’è pieno di atleti che alla divinità si rivolgono nel bene o nel male. Un preghiera prima della gara o della prestazione, anche solo nel momento del tiro decisivo, una nota di biasimo – anch’essa spesso ripresa in labiale con quell’effetto di rallentamento delle immagini che grazie al full HD ti fa cogliere ogni minimo dettaglio della bestemmia creativa – dopo l’errore o quando le cose non vanno come gli atleti sperano. Il problema è che se due squadre avversarie si rivolgono entrambe alla stessa divinità poi tocca appunto all’essere supremo scegliere a chi dare il punto, il set, la vittoria del match, e come si fa a essere imparziali? Per esempio noi italiani avendo il Vaticano all’interno dovremmo primeggiare in tutti gli sport e fare il pieno di medaglie d’oro, e allora spiegatemi perché gli americani che hanno migliaia di sfumature di religione e tutte le loro sette interne sono sempre ai vertici delle classifiche? Dove abbiamo sbagliato? E poi vogliamo parlare di Russia e Cina? Quale credenza ha la meglio in campo sportivo? Vi sfido a provare a svolgere le mansioni di divinità e poi ne parliamo, altro che diluvi e piaghe bibliche vi verrà voglia di scatenare. Così dopo un periodo di prova che se siete in gamba non supererà la settimana (il sesto giorno creerete eccetera eccetera e poi sentirete il bisogno di riposarvi anzi di licenziarvi) vi getterete a capofitto nella seconda scelta, l’animatore capo di un villaggio turistico che deve avere come principale skill una scorta di entusiasmo che veramente non so quale anfetamina ci voglia. Qui in campeggio da me ce n’è uno pessimo e mi fa tenerezza perché ha anche una certa età ma proprio non ci sa fare. Ieri sera ha fatto una gioco malriuscitissimo in cui il DJ metteva una musica, lui si piazzava di spalle ai bambini che ballavano e quando la canzone si interrompeva si girava con l’obiettivo di eliminare i partecipanti colti in movimento. Avete capito l’errore, vero? Se stai di spalle, il tempo che impieghi per realizzare che il DJ ha interrotto la musica e ti giri, i bambini sono già immobili come le belle statuine da un pezzo. Alla terza e quarta interruzione il gioco non si era ancora sbloccato così, imbarazzato per lui, ho pregato la divinità affinché facesse muovere palesemente qualche bambino ma nessuno ha risposto. Il posto lassù è ancora vacante e, probabilmente, i bambini e il capo animatore del villaggio oggi sono ancora lì che vanno avanti con la gara.