Qualche giorno fa ho sostenuto il primo colloquio in videoconferenza della mia vita, combinazione vuole che si trattasse anche del colloquio della vita e, come tale, è facile immaginare come sia andato a finire. Ma, esito a parte, ero da solo in casa, indossavo sopra una camicia blu scuro a maniche corte che ho appena acquistato con i saldi, ma sotto sono stato tentato di rimanere in bermuda. Poi ho pensato a una qualsiasi emergenza tipo uno dei gatti che salta sullo stereo alle spalle della postazione PC e alla pessima impressione che avrei potuto dare di me precipitandomi a farlo sloggiare (quella zona deve rimanere cat-free), quindi ho messo i pantaloni lunghi da ufficio. Alla fine non mi sono nemmeno alzato, non c’è stata nessuna delle calamità naturali che avevo figurato come possibili lanciate da qualche emissario occulto interessato a interrompere sul nascere il mio futuro radioso. Fastweb che stacca i bocchettoni della banda larga per manutenzione senza avvisarmi. Un virus che distrugge il pc pochi minuti prima dell’appuntamento per un clic di troppo causato dal nervosismo. Il vicino di fronte con il flessibile o il tagliaerbe a manetta. I ladri che entrano in casa dal balcone e che imploro circa l’importanza di svaligiare l’appartamento in tempo utile per il colloquio. Da quel punto di vista tutto è filato liscio, nemmeno i cani delle villette lungo la mia via si sono messi ad abbaiarsi reciprocamente, come accade spesso mentre dormo dopo pranzo. Non è stato necessario niente di tutto questo perché è stato sufficiente essere me stesso per mandare tutto a monte. Ma, a parte questo, mi incuriosiscono molto gli sviluppi di queste modalità avveniristiche di recrutamento del personale. Sei a Milano e un inglese passa il tuo contatto a un indiano che ti organizza una chiacchierata tramite Internet con un manager in Israele. Poi spegni il pc e dietro di te c’è casa tua, il gatto che cerca di saltare sul piatto dello stereo, il vicino in pensione che cura il suo giardino e tutto il resto del mondo da questa parte, che non ci sta dentro l’obiettivo della webcam ed è davvero difficile da trasmettere anche se la banda larga funziona che è una meraviglia.
Benvenuto nel dorato mondo della Unified Communication applicata al Job Recruiting
(credo che ci estingueremo tutti, presto).
Ciao Plus! 😛 .. son miii .. 😉 ..
W la tecnologia, la banda larga, tutto ciò che ci risparmia la fatica di spostarci od affrontare un viaggio in aereo per sostenere un colloquio! 🙂 Buona domenica
ecco, però io vorrei in casa uno sfondo neutro. Una sola volta ho usato skip e sono andata in balcone coi mattoni alle spalle. Mi urta pensare che estranei entrino in casa mia. poi magari mi giudicano dal quadro orribile regalato dalla zia o dal vaso della bisnonna di mio marito che è un cimelio di famiglia e guai mai a liberarsene