A me non importa se siete cotti, avete caldo, avete le emorroidi, vostro figlio non supera il 6 in matematica, la vostra squadra ha perso lo scudetto, il vostro compagno vi trascura, pagate troppe tasse, non le pagate perché sono troppe, vi hanno beccato perché siete evasori totali. Se fate un lavoro a contatto con il pubblico finché il pubblico non si dimostra scortese o arrogante dovete essere voi in prima battuta educati e cortesi. Anche se fate un servizio essenziale, anche se detenete un monopolio, anche se dal cliente o potenziale tale che avete davanti riceverete una manciata di spiccioli e non i miliardi che meritereste, anche se siete laureati e non vorreste stare alla cassa, anche se avete la quinta elementare e compensate il vostro complesso di inferiorità con l’arroganza, anche se avete la quinta di reggiseno e prendete tutto come un’avances. Quindi d’ora in poi aggiornerò questa pagina con tutte le indicazioni sui commercianti, negozianti, esercizi, commessi, impiegati, operatori, sportellisti antipatici che incontrerò nella mia vita, e mi dispiace non aver avuto prima questa idea perché la lista sarebbe già nutrita. Una sorta di Trip Advisor al contrario con le stelline a indicare il livello di prepotenza, con l’augurio non tanto che chi legge possa evitare di farsi riparare il PC dal negozio di Tizio perché ieri mi ha trattato con supponenza, oppure non pranzare al bar di Caio qui di fronte per avermi detto in malo modo che quel tipo di buoni pasto non li prendono, quanto affinché Tizio e Caio, leggendosi qui, possano sentirsi nel modo in cui i loro clienti li percepiscono: delle merde, o poco meno.
È che anche i clienti non scherzano, eh…
Ti propongo in visione una buona parte dei miei colleghi.
Io nel pubblico ci lavoro da sempre. È la vergogna che provo per certi colleghi… Facciamo una mappa
attenzione: intendevo CON il pubblico e non NEL pubblico, per il quale nutro il massimo rispetto.
Io credo che non ci sia rispetto che esuli chi lavora NEL dal dover seguire gli stessi standard qualitativi di chi lo fa CON. Tra l’altro il caffè posso andare a prenderlo dove voglio, lo Stato di Famiglia no.
Ooh, io avrei un paio di chicche che lèvete! Ancora me le ricordo. Per i casi contrari, cioè per i clienti, non ne parliamo. Su facebook c’è una pagina intitolata significativamente “Clienti che annullano il proprio QI” che raccoglie campioni interessanti a questo proposito.
Sì, scusa, l’inghippo sta nel fatto che io lavoro NEL pubblico CON il pubblico. 🙂