la vita è quel fenomeno che nei primi vent'anni ci butta contro le cose alla rinfusa e nei rimanenti sessanta ce le spiega per filo e per segno

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La vita è quel fenomeno che nei primi vent’anni ci butta contro le cose alla rinfusa e nei rimanenti sessanta ce le spiega per filo e per segno. In altre parole, c’è un primo periodo che dura maledettamente poco in cui ci capita di tutto e siamo protagonisti attivi delle nostre esistenze e passivi di quelle altrui ma è talmente tanto quello a cui siamo sottoposti che altro non possiamo fare che vivere e basta. Ma non dovete preoccuparvi perché poi avete almeno altri sessanta o settant’anni per cercare di capire quello che vi è successo perché tutte quelle cose lì ve le ritroverete dappertutto. La vita adulta, terza età e vecchiaia compresa, è un unico lunghissimo master di specializzazione in cui appunto hai la possibilità di capirci qualcosa soprattutto perché ogni due per tre ti viene fatto notare che agli albori della personalità qualcuno e qualcosa hanno contribuito a farti dei danni, con tanto di nomi e cognomi. Non che da grandi non ci siano contenuti originali di cui fruire, anzi. Però nel periodo dei nostri esordi nelle cose del mondo è come se scrivessimo il codice di un programma che poi deve tirare avanti per un bel po’, e maturando o almeno provandoci si trova il sistema per fare il debug perché comunque lo abbiamo compilato un po’ alla carlona, d’altronde avevamo ben altro da fare a partire da spaccare tutto, fare sesso, procacciarci un titolo di studio, provare tutte le droghe e gli intrugli possibili e immaginabili, seguire ideali poco proficui, fare ancora sesso, andare ai concerti, fare e disfare band, ballare, passare notti insonni, correre pericoli, correre e basta, fermarsi per fare sesso ancora una volta, riprendere a ballare. Così se ci riuscite provate a fare una sintesi. Oggi faccio cosà perché a tredici anni ho deciso così, oggi reagisco in questo modo perché quando ne avevo diciassette ho subito in quell’altro modo. Quindi mi raccomando applichiamoci con impegno perché non è detto che questo corso intensivo su noi stessi non ci sia utile nella nostra attività di genitori, sempre che i nostri figli abbiamo tempo da dedicarci visto che sono sotto i vent’anni e la vita a loro, come a noi anni fa, gli sta buttando addosso le cose alla rinfusa e se cerchi di spiegarglielo mica ti danno retta.

5 pensieri su “la vita è quel fenomeno che nei primi vent'anni ci butta contro le cose alla rinfusa e nei rimanenti sessanta ce le spiega per filo e per segno

  1. A parte che rilevo un’intensa attività sessuale nei tuoi primi vent’anni, vorrei sottolineare il fastidioso sdoppiamento che mi tocca nella lettura di un post come questo. Da un lato ci sono io come individuo, donna, ex ventenne, dall’altra ci sono io come madre. Ecco, quelle due lì mica reagiscono allo stesso modo

  2. no ma parlavo in generale, non necessariamente riferite alla mia esperienza personale. Il punto è proprio in quello sdoppiamento lì che è una cosa straordinaria.

  3. speakermuto

    Ah ecco, anche a me non risultava tutto quel sesso.

    Guarda, Plus, io i miei primi vent’anni li ho capiti, e anche i secondi, e ho pure individuato i (co)responsabili, ma è come andare dallo psicologo: ok, questo è il problema e questa la causa, ma la soluzione? Ovvio: nessuna, la mia vita è fottuta.

    Per mio figlio, sarò presuntuoso ma mi vedo già migliore dei miei predecessori.

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