Come dev’essere vestito un papà? Lasciamo la parola ai diretti interessati. Per i figli non esiste un vero e proprio dress code ma ci sono alcuni principi base ai quali i genitori devono attenersi. Camicia azzurra e barba fatta tutti i giorni, specie quando i puntini sulla pelle del mento e delle guance sono grigi. Poi è vietato indossare lo zainetto con il portatile dentro quando si entra dalla prof di italiano per la consegna delle pagelle. Lo zainetto, anche se di marca blasonata e di una foggia piuttosto comune, va lasciato in custodia agli altri genitori che aspettano in fila. Un papà deve avere una ventiquattrore, a quanto sembra. Eppure a chi ha usato la tracolla da dj fino a qualche mese non è mai stata fatta notare l’inadeguatezza. Assolutamente da evitare poi le scarpe di colore rosso, non importa né la marca né il tipo, un articolo verso cui ho un debole che risale ai tempi delle Dr. Martens basse bordeaux, quelle per le quali gli amici ti chiedevano per scherzo se avevi le ciliegie ai piedi. Una passione che ho soddisfatto poi con un paio di sneakers estive talmente belle che le ho distrutte mettendole anche d’inverno, quindi più recentemente con delle Camper mostruosamente grandi che viste con il senno di poi sembrano calzature da clown e sono certo che quelle, dal loro punto di vista, si che farebbero vergognare qualunque figlio. Oggi vedo in giro delle Vans molto tentacolari, nel senso che mi hanno riacceso la passione per le scarpe rosse. Costano un botto ma le sto corteggiando nel carrello di Amazon con la speranza che scendano a un prezzo moralmente accettabile. Il problema, come potete immaginare, è vincere i pregiudizi di mia figlia. Le scarpe rosse sono da adolescente, secondo gli opinion leader a scuola, e tentando di soddisfare questo sfizio temo al contempo di perdere in autorevolezza. A nulla sono serviti i tentativi di giungere a un compromesso. C’è pieno in giro di adulti con delle scarpe talmente assurde che le Vans rosse in confronto sono mocassini da completo business. Ma Geox e Todds rientrano nei canoni della mezza età, quindi pur aberranti non c’è molto da discutere. Aiutatemi quindi a convincere le nuove generazioni coinvolte in questo braccio di ferro sullo stile personale che per quanto possa atteggiarmi da ventenne con le Vans rosse, dentro sono vecchio da tempi non sospetti e che quindi il contrasto con la componente esteriore è solo un tentativo inconscio di liberare il fanciullino che vive sopito in me. Comunque dalla prof di italiano ci sono entrato con lo zainetto Eastpak, un modello tutto grigio e in tela impermeabile lucida che ha anche una sua eleganza, quindi la ragazza ha ben poco da recriminare, e poi conteneva il pc dell’ufficio con quindici anni di lavoro dentro da cui non mi separo mai. Per il resto la pagella è perfetta e anzi, di fronte a un paio di critiche su aspetti migliorabili si è difesa pure con i denti, a dimostrazione che non serve avere i genitori a fianco che sembrano persone serie per farsi le proprie ragioni a dodici anni o giù di lì.
io adoooooooooro i dr martens color ciliegia. mi dicono che se le compri dai 40 anni in su ci sia pure lo sconto, se insisti un po’. 😉
il padre di mia figlia, che accidentalmente è anche mio marito, indossa agilmente scarpe rosse sebbene sia un super classicone nell’abbigliamento. Pare che per i colloqui alle elementari non conti poi molto quel che hai ai piedi, ma indispensabile non portarsi la figlia se si vuole avere qualche possibilità di ascoltare una campana diversa dalla sua 🙂
Se non indossi le scarpe che vuoi tu, hai già perso in partenza, non sei più un padre ribelle 🙂
davvero? Dammi subito il link di questo negozio. A quasi cinquanta invece succede che dopo un po’ che le hai su i piedi si ribellano, ma basta far finta di niente e non se ne accorge nessuno.
Appena le comprerò farò a tutti una sorpresa postando un selfie dei miei piedi felici.
come si diceva quando ero ragazzo io, “punk: scarpe grosse, cervello fino”
Ci conto