conferenza stampa di fine danno

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Il duemilasedici, si sa, è un anno come tutti gli altri, cosa che mi impedisce di capire tutto questo entusiasmo. Lo so perché sono reduce dall’inaugurazione che ha avuto luogo ieri sera, il consueto appuntamento a porte chiuse e dedicato agli operatori della comunicazione. Ho ascoltato il discorso di presentazione corredato dalle slide in Power Point e, a caldo, posso confermare che non sta per accadere nulla di imprevedibile. Intanto l’anno nuovo ha la stessa superficie in km quadrati se non per una piccola intercapedine di un giorno che lo rende bisestile ma per ovviare al problema devo ammettere che lo studio di architetti che ha seguito il progetto ha reso praticamente simmetrica la disposizione di tutti gli spazi e non sembra per nulla un insieme di giorni dispari. Ho scambiato quattro chiacchiere con le squadre di operai che stanno smantellando il duemilaquindici, che tra parentesi sono le stesse che stanno lavorando nel cantiere di Expo 2015 per dismettere tutti i padiglioni – una mossa intelligente quella di ottimizzare sulle economie di scala almeno quando si parla di edilizia. Osservavo i ragazzi al lavoro farsi i selfie con i grandi avvenimenti dei mesi scorsi sullo sfondo, quelli felici e quelli meno, ma come biasimarli. Comunque secondo alcune indiscrezioni nell’anno che verrà rideremo e piangeremo nella norma, ricordiamo che i posti nella lista dei desideri da esaudire erano andati esauriti su Ticket One già da gennaio scorso (e non dimenticate che le prevendite dei biglietti per avere credito nel 2017 apriranno alle 10 del 2 gennaio prossimo). L’elenco delle rockstar anziane che ci lasceranno è abbastanza nutrito come quello di quest’anno e, a parte un paio di casi, non mi pare che riservi sorprese. È anche prevista l’estate più malinconica degli ultimi settant’anni perché il numero di genitori che chiudono un ciclo supererà ampiamente la media degli ultimi tempi. Ma il messaggio chiave è che sono state prolungate ancora le agevolazioni per chi non fa opposizione alle cose come stanno. Continuerà nei prossimi mesi infatti il periodo meno adatto per fare gli estremisti di qualunque cosa, di certi sentimenti innanzitutto, a meno che non vi piacciano la solitudine, l’essere fraintesi, la possibilità di venire chiamati a rispondere di qualsiasi problema abbiate previsto con lauto anticipo, o avere il gufo come vostro animale guida.

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