Dailybest, “La televisione non basta più: Eni si scontra con Report su Twitter”: Durante la messa in onda del servizio di Report, il social media team di ENI ha iniziato a twittare sull’hashtag della trasmissione fornendo la propria versione dei fatti raccontati in TV. Infografiche, smentite, dichiarazioni e un dossier aziendale: tutto materiale diffuso in tempo reale, con una reazione sui social da parte della redazione del programma che ha ingranato con qualche ora di ritardo.
Marco Damilano, “Leopolda 6, Matteo Renzi cerca cento capilista”: Finora dalle kermesse di Firenze erano usciti i fedelissimi destinati a ministeri e aziende di Stato. Quest’anno nei piani c’è la selezione dei futuri deputati. Via i vecchi parlamentari, ecco il nuovo Pd sognato dal premier.
Marco Damilano, “La Leopolda e la fiducia”: Le domande addomesticate dei ragazzi chiamati a intervistare i ministri, neppure una parola sull’affaire bancario, argomento sfiorato solo questa mattina con il ministro Pier Carlo Padoan (ma quando la richiesta di dire qualcosa arriva dalla stampa l’uomo di via XX Settembre si risente: «Sciacallaggio!»). I ministri tenuti a distanza dai giornalisti. Il cordone sanitario intorno alla Boschi. L’irritazione per gli attacchi di Saviano. E, ad aggravare la situazione, il grottesco referendum on line che gli organizzatori della Leopolda convocano sui titoli peggiori che i giornali di opposizione hanno sparato sul governo, la parte del leone spetta al “Fatto quotidiano”, il titolo più votato però l’ha fatto “Libero”: un’idea che accomuna i renziani al peggior grillismo. Un mischione di realtà e di reality che fa da contrappunto alla struttura parallela in mostra alla Leopolda.
Gli Stati Generali, “Dal caso Cancellieri a quello Boschi. Il Cambia Verso”: questa vicenda mi lascia un senso di tristezza addosso. Il problema non sono le dimissioni di Cancellieri, il problema è che è in gioco la fiducia verso le istituzioni. Io al suo posto mi sarei dimessa, c’è un punto grave in questa vicenda, che non è la scarcerazione di una persona malata. Il punto grave è che ancora una volta si è data l’immagine di un Paese in cui sono delle corsie preferenziali per gli amici degli amici. Oggi abbiamo perso un’altra occasione di fronte ai cittadini.
Rivista Studio, “Navigare su Internet come fosse il 1995”: oldweb.today è una pagina web spartana che offre un servizio dedicato ai nostalgici, o a chi vuole scoprire i pregi del navigare online con una connessione dial-up nel 1995. Da un menù a tendina si può selezionare il browser dell’epoca preferito (tra NSCA Mosaic, Netscape, Internet Explorer, Safari, Firefox, Chromium), specificare un Url e selezionare una data a partire dal gennaio 1992. oldweb.today farà il resto, generando la pagina specifica come l’avremmo visualizzata in quel giorno di un passato più o meno lontano.
Mi sono fatta un viaggio nel tempo in Internet
ritorna al futuro, il tuo blog ti aspetta
Tornata
🙂