Alessandro Robecchi, “Vietato imprecare come una volta: ora stare in coda è fighissimo”: Un nuovo genere letterario si sta imponendo con grande successo: l’elogio della coda. Di colpo, dopo aver sentito bestemmiare in più lingue ogni volta che bisogna mettersi in fila anche solo per due minuti, ecco spuntare Oh! di ammirazione e applausi scroscianti a mezzo stampa. Fanno sette ore di coda per il padiglione Giapponese! Che bravi! Quattro per Padiglione Italia! Molto bene! Ora per spiegare questa tendenza, vediamo qualche tipo di coda e come lo storytelling corrente possa farla diventare gradevole.
strade, “Pasta alluvionata, quando la solidarietà dal basso manca il bersaglio”: Fare incetta di pasta ora ha un solo risultato: non farla trovare sugli scaffali a chi vuol provarla per la prima volta. Ecco perché per mostrare solidarietà al pastificio conviene al massimo comprarne uno o due pacchetti: lasciandone per altri, più gente potrà assaggiare la Rummo e decidere se inserirla o meno nei propri panieri di spesa. In quanto alla grande distribuzione, non è certo per l’impennata di questi giorni che valuterà se aumentare o meno gli ordinativi futuri alla Rummo.
Soft Revolution, “Le donne di Star Wars: buone ma poche”: Se consideriamo i sei film di Star Wars (La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni, La vendetta dei Sith, Una nuova speranza, L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi), i personaggi femminili che vi compaiono con un ruolo attivo si possono contare sulle dita di una mano (e mezza). Un incubo per le femministe intransigenti, ha ben puntualizzato James T. Cornish su What Culture.
Internazionale, “La battaglia delle donne afgane per andare in bicicletta”: L’emancipazione femminile è passata spesso attraverso l’uso della bicicletta. La possibilità di muoversi in modo indipendente ha segnato una svolta nella lotta per i diritti delle donne. Ancora oggi in molti paesi del mondo è vietato per legge alle donne andare in bicicletta liberamente. In Afghanistan alcune ragazze pedalano ogni giorno in bicicletta andando contro i pregiudizi. Sono intenzionate a cambiare le cose e a lottare per quello che vogliono. Il prossimo anno uscirà Afghan cycles, un film documentario diretto da Sarah Menzies che racconta il coraggio e le storie di queste donne.
Doppiozero, “Ritorno al futuro. Il futuro non è più quello di una volta”: Che un soggetto rifiutato da più di quaranta Studios sarebbe potuto diventare uno straordinario successo commerciale e (rarissima combinazione) uno dei cult più famosi della storia del cinema, dovette sembrare abbastanza improbabile nel 1985.
giramenti, “Errori di Stumpo: Fabio Volo fa scuola, in un libro di scuola”: Purtroppo l’autore di StoriAttiva ci ha lasciati nel 2010, dunque non posso rivolgere a lui i miei quesiti. Ma magari qualcuno di Le Monnier un giorno passerà di qui e avrà la compiacenza di spiegarmi che accidenti ci fa Fabio Volo in un libro scolastico di prima media.
Io resto sempre rapito…
dagli alieni?