Soft Revolution, “Il meglio dal peggio: come gestire crisi e brutti momenti”: A grandi linee, è andata così: è arrivato il colpo, lo abbiamo incassato, abbiamo iniziato pian piano ad ingobbirci. Una volta ingobbiti, ci siamo messi a fissare il pavimento e ci siamo sentiti soli. Ci siamo allora rannicchiati in un angolo (vicino la dispensa). La versione umana dei cuccioli abbandonati in autostrada. Il desiderio di auto-seppellirci nel letto, ormai ben distinguibile, a richiamarci da lontano come un flauto magico, o ancor meglio un meraviglioso unicorno che vuol farsi inseguire.
Gad Lerner, “La piuttosto stupida polemica sul padre fascista di Alessandro Di Battista”: Il parlamentare 5 Stelle si è distinto in questi due anni di proscenio mediatico per una lunga serie di topiche e bufale assai più rilevanti delle opinione del padre. Sarebbe il caso di criticarlo, o elogiarlo nel caso, per quello che fa e dice, non per quello che votava suo padre.
fusoradio, “Di cosa scriviamo, quando scriviamo di musica”: Da una parte, un arcipelago di migliaia di isolette tra cui navigano poche migliaia di lettori; un agglomerato di prodotti spesso molto simili, in cui la differenza tra blog personale e webzine si è assottigliata a tal punto che sembra oggi possibile definire webzine ogni testata che sia stata capace di radunare penne virtuali e creare una redazione e un flusso di contenuti stabili e “affidabili”, un modello incentrato perciò sulla quantità di teste (e post) e che ha quasi definitivamente superato l’idea di linea editoriale; dall’altra, un pubblico bulimico, sempre in cerca della novità, la cui fetta più consistente è composta da giovani sotto i 30 anni che fanno molta fatica anche a identificarsi con una “scena” musicale (e troppo spesso finiscono per riconoscersi in Pitchfork o altre webzine internazionali e nel loro immaginario ben poco compatibile con lo scenario italiano). A cui è sempre più difficile “vendere” i longform.
Notiziole di .mau., “La mia azienda mi conosce!”: Stamattina in ufficio mi è apparso il messaggio “La tua password scade oggi”. Visto che stamattina devo comunque portare in assistenza il PC, ho pensato di mettere una password provvisoria per la giornata: ho così inserito Temp3,14. Quasi subito mi è stato risposto che la password non rispettava le regole di sicurezza. Vabbè, provo con Xtemp3,14; niente da fare.
tonyface, “I Clash dopo i Clash”: I CLASH sono stati uno di (non rari) quei gruppi i cui componenti dopo lo scioglimento non sono più riusciti a produrre materiale artisticamente paragonabile per spessore e qualità al gruppo madre. Buoni lavori, dignitosi, talvolta di ottima qualità ma che soffrono immancabilmente di quella magìa che rese i CLASH unici e indimenticabili.
Ratter, “What Is ‘Pac-Man’?”: Pac-Man is so ingrained into the collective consciousness, that we see his form in pie charts, in food—even in nature. But back in the day, the electronic pill-chomping glutton was a mysterious figure, an enigmatic representative of a new phenomenon called video games.
Finzioni, “Lettori in vetrina: prezzi vantaggiosi per acquirenti esposti”: A partire dal 19 settembre e fino al 31 ottobre, infatti, chiunque lo voglia potrà approfittare della possibilità di leggere il libro desiderato direttamente in libreria, in cambio di uno sconto. Niente di strano, direte voi: se non che il cliente squattrinato dovrà dedicarsi alla sua attività del cuore direttamente in vetrina, sulla pubblica piazza. Quale miglior invito alla lettura, in effetti, se non la contemplazione di un lettore assorto?
Il Post, “Il comunicato stampa del giorno”: Tre intense giornate milanesi per l’Arciduca Ereditario Carlo d’Asburgo Lorena e per suo fratello Giorgio: il bicentenario dell’istituzione del Regno Lombardo Veneto ha dato l’occasione di una storica visita ufficiale alla citta lombarda, organizzata dal Circolo del Regno Lombardo Veneto e del St-Georg Orden col beneplacito della Imperial Regia Cancelleria della Famiglia Asburgo, che si è articolata in appuntamenti pubblici e privati, in cui gli Arciduchi hanno avuto modo di incontrare non solo esponenti della nobiltà, ma anche autorità civili, religiose e accademiche, e illustri membri della società civile.
L’Espresso, “Maria Elena Boschi, la Wonder woman di Matteo Renzi”: nche l’Economist elogia la “super eroina” che ormai è diventata il marchio più rappresentativo del renzismo. Madrina delle riforme, onnipresente nei passaggi chiave, una spanna sopra tutti gli altri adepti del premier. Che ha superato anche in questo Berlusconi: lui un alter-ego donna ce l’ha già.