Se vi esorto a riprodurvi (in quantità controllata se no il pianeta esplode, anche se il procedimento per farlo è pur sempre un bel momento) è perché non vorrei privarmi del piacere di rivedere le vostre facce un po’ incartapecorite ancora una volta giovani se non addirittura fanciullesche come un tempo. È una bella esperienza, sapete? Una specie di ritorno al futuro, proprio in questi giorni in cui il 21 ottobre 2015 che ci sembrava così remoto oggi è così a portata di mano. Ma non servono macchine di lusso da far taroccare dal vostro amico scienziato, lo stesso che elaborava il carburatore del Garelli in cantina per accattivarsi le simpatie della bella del quartiere con le sue impennate. Il mio paesello natio, per dire, sembra essersi ibernato al 1985. Vado a spasso e rivedo adolescenti dai lineamenti famigliari e mi verrebbe da fermarli uno per uno se non rischiassi di esser preso per lo scemo di turno. Che già il fatto di non riuscire a non fissarli per ricondurre i volti e le espressioni al ricordo di qualcuno è rischioso, un maschio di mezza età che dimostra interesse ai ragazzini di questi tempi marca male. Allora lasciatemi esprimere qui la gioia di rivedervi tutti, amici o conoscenti o gente con cui ci siamo frequentati o ragazze con cui ho flirtato o comunque chiunque abbia visto da giovane che in un paesotto di cinquantamila abitanti alla fine ci si conosce più o meno tutti. Rivedervi però come eravate allora nei visi dei vostri figli, perché se è vero che l’incrocio dei geni con il vostro/a partner ha mischiato un po’ le carte alla fine la matrice è facile da riconoscersi. Non ho nessuna difficoltà a chiamarvi tutti per cognome.
Rischioso. Che poi magari è il cognome di un altro che non è il genitore ufficiale… Ma ho colto il punto ed è un bel punto.
ne ho visti un sacco. Mi piacerebbe fare le foto ma sarei inopportuno
Noi i figli li abbiamo avuti in modo divers e la matrice sarebbe certo difficile da riconoscere per chi non sapesse che sono i nostri figli, però… però poi qualcuno li sente parlare al telefono e si accorge che hanno le stesse inflessioni del padre, qualcuno coglie un’espressione che somiglia alla mia, espressioni “di famiglia”, un certo modo di vedere le cose… Alla fine il ritorno al futuro c’è comunque 🙂
questa è una bella storia da raccontare
Rischi l’arresto… Che poi quante volte da ragazzina, nel quartiere, qualcuno mi fermava per chiedermi “ma sei la figlia di…?” e nessuno ci trovava da ridire…
Avevo iniziato, ma… su queste cose sono un po’ restia, ci penserò 🙂
altri tempi, altre complessità
dai!
Già