alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 22.09.15

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Le parole e le cose, “Richard Ford, dentro e fuori le righe. Una riflessione e un’intervista”: I miei personaggi non mi parlano, sono io che parlo per loro. Sono oggetti inventati. Non hanno altra volontà se non la mia. Dieci anni fa, dopo avere scritto un romanzo molto lungo Lo stato delle cose, il cui narratore era Frank Bascombe, mi stancai di scrivere con la sua voce: ero fisicamente stanco, non stufo di Frank in sé e per sé, ma solo sfinito dal fatto di scrivere frasi che attribuivo a lui. Probabilmente ero altrettanto provato quando arrivai alla fine di Canada. Anche lì, era stato il lavoro, non il personaggio di Dell Parsons a stancarmi. Così, non ebbi alcuna esitazione quando, nel 2012, tornai a scrivere nei panni di Frank: decisi di farlo perché ero rimasto molto impressionato dall’uragano Sandy, e desideravo mettere insieme alcuni racconti sulle conseguenze più nascoste della tempesta. Visto che Frank “vive” nel New Jersey ed è capace di parlare allo stesso tempo seriamente e in modo ironico di cose importanti, mi sembrava che mi avrebbe offerto il modo giusto per raccontare le storie di questo libro.

NPR, “For Prolific Author Percival Everett, The Wilderness Is A Place Of Clarity”: I’m writing the West that exists. You have to remember that Westerns are complete mythology. If you talk about the historic West, a third of the cowboys were black. The railroad was built by the Irish and the Chinese … and black workers. All of this supported by women, all the time, and yet you can find any number of Westerns that have no women in them.

DUDE MAG, “This is England ci ha rubato il cuore”: In un fitto gioco di rimandi estetici e musicali – dallo Skinhead, al New Romantic, dal Punk, al Rave – This is England è la narrazione corale di un pezzo di Inghilterra che riflette su sé stessa; qualcosa a metà tra il saggio socio-politico, il manifesto controculturale e il racconto dello zio che ti fa contorcere le budella. Una volta asciugate le lacrime versate a fiumi dopo la prima puntata, è giunta l’ora di ragionare a mente fredda sui motivi per cui vale la pena seguire l’ultima stagione di This is England.

Francesca Caon, Corona ha estorto soldi a Trezeguet, Elkann, Coco e Adriano, ha aggredito un pubblico ufficiale, detenzione di banconote false, detenzione e ricettazione di una pistola, evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, corruzione, truffa, diffamazione a mezzo stampa, appropriazione indebita, oltraggio a magistrato, falsa testimonianza e accumula qualcosa come 11 anni da scontare in carcere. Scappa in Portogallo su una fiat 500 con GPS integrato e, dopo 6 giorni di fuga, ormai braccato, si consegna.”

strade, “Stupida? No, sessista. Miss Italia e la leva maschile obbligatoria”: Si tratta di affermazioni gravissime che non possono essere perdonate a qualcuno che aspiri ad essere un personaggio pubblico. E non si può in alcun modo tirare fuori la scusante dell’età. La Sabatini ha 18 anni. A quell’età si è adulti, si ha il diritto di voto, si può fare qualsiasi tipo lavoro, anche pericoloso, ci si può sposare, si può crescere un figlio, si può guidare una macchina e, come questa “reginetta” sembra ben sapere, se si è maschi si può anche essere mandati a morire in guerra.

Nazione Indiana, “Il sordido realismo”: Jafar Panahi ha girato, letteralmente davanti alla telecamera, uno dei film più interessanti degli ultimi tempi. Si è messo alla guida di un taxi, in un ipotetico giorno qualunque, e ha attraversato le vie polverose e catatoniche di Teheran. Ha fatto salire, sembrerebbe per caso, un borseggiatore professionista che inneggia all’impiccagione dei ladruncoli d’accatto, una maestra d’asilo che si esercita nella difesa dialettica dei diritti umani, seppure senza troppa convinzione, e un venditore abusivo di dvd che prova a spacciarsi per socio del regista, nella speranza di spillare qualche spicciolo in più ai suoi affezionati clienti; ha accompagnato in ospedale un uomo ferito alla testa dopo un incidente stradale, con al seguito la giovane moglie, assai preoccupata per il testamento della povera vittima, (presunta), ha aiutato due signore anziane a compiere un rito scaramantico con due pesciolini rossi, poi è passato a prendere, con grave ritardo, la nipotina davanti la scuola, una bimbetta assai sveglia per la sua età, e l’ha scarrozzata un po’ in giro, spiegandole su esplicita richiesta i primi rudimenti del cinema “indipendente”; ha dato un passaggio a una giovane donna avvocato che si occupa, come può, dei diritti dei detenuti, ha incontrato un ex vicino di casa, vittima di un brutto furto con aggressione, dopo un mese ancora palesemente sotto shock, e ha persino avuto modo di intercettare il suo “carnefice”.

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