L’undici, “Maledetti umanisti”: Il pensiero che il liceo classico o gli studi umanistici (storia, filosofia, lettere, ecc) siano inutili è il frutto dell’ideologia imperante del nostro modello economico, asceso come unico Dio e Fine della specie umana, e dei frutti malati di una certa classe politica e intellighenzia italiana che ha combinato infiniti danni nei precedenti decenni. È palese che un mondo dove viene ogni 2×3 veicolato il mantra della produttività, della competizione “tutti contro tutti” in nome del Pil e della ricchezza materiale ad ogni costo (che va però sempre più in alto, con la lenta distruzione della classe media) spinga alcuni politici/pensatori a ritenere poco rilevanti materie dove non sono subiti evidenti i vantaggi per la produttività e l’industrializzazione. A questo si aggiunge la fase perennemente finto-modernista dei politici intrattenitori (ricordiamo Berlusconi con le sue tre I: leoset2inglese, impresa, informatica) i quali infatuati dalla Silicon valley e da qualche viaggio in Cina, sproloquiano spesso di riforme scolastiche, rivelatesi puntualmente fallimentari.
la versione di chamberlain, “uno di meno”: Qualcuno, però, ha detto che la legge deve essere uguale per tutti, e che Giovanni Scattone – così moralmente indegno – non può avere diritto a un posto che viene negato a tanti altri suoi colleghi, che non hanno commesso reati.Lasciamo stare un attimo il paese che stiamo diventando, in cui l’unica pena moralmente accettabile è la vendetta, e l’unica alternativa alla rieducazione è l’ostracismo, lo stigma, e soffermiamoci invece su questa frase.
Finzioni, “La città sui trampoli, benvenuti nella Bauci di Calvino”: Sette giorni di cammino nella selva. Bauci è lontana, quasi irraggiungibile. Si nasconde agli occhi del mondo; sorge nel bel mezzo di un reame boscoso che ricorda il tolkeniano regno di Lórien o la terrestre giungla Amazzonica. Bauci è il centro di un mondo per lo più dimenticato dall’uomo: la foresta. Se vi è capitato di camminare in una di esse per diverso tempo, e all’improvviso di veder sbucare tra le foglie una capanno costruito dall’uomo, potrete comprendere il senso di meraviglia e mistero che avvolge questa città lontana mille miglia da ogni altra metropoli.
Leonardo, “Gli imperi recalcitranti”: Solo la Germania poteva decidere di fregarsene di Bruxelles e aprire la porta ai rifugiati, e finalmente lo ha fatto. Non è stata semplicemente una scelta giusta; è stata una scelta imperiale.
Concordo in pieno!!