Paola ed io abbiamo continuato a mandarci sms di auguri di Natale per anni, una pratica piuttosto comune se non fosse che non c’eravamo mai più visti né incontrati per caso e nessuno dei due si preoccupava di chiamare o contattare l’altro nei restanti mesi. Si faceva a gara a chi per primo, il 24, mandava il messaggio più grondante di sincero affetto digitale. Cose tipo un immenso augurio a te e alla tua famiglia, mantengo sempre il tuo ricordo e spero prima o poi di riabbracciarti di persona, che scritto fa un po’ effetto se qualcuno soffre le smancerie ma in fondo era vero.
Paola era stata per anni insieme a Federico, un chitarrista che prima di fondare insieme a me una divertentissima cover band di new wave ri-arrangiata in chiave prevalentemente drum’n’bass aveva impersonato – ma moltissimi anni prima – Andy Summers in un trio che scopiazzava smaccatamente i Police sia nel genere che nel look. Tre ragazzini biondi e dalle fattezze tutt’altro che mediterranee con il loro seguito di groupies tra cui, appunto, Paola. Lei era una fan della band di “Message in a battle” della prima ora e, come me, amava alla follia gli esordi del gruppo tanto quanto schifava le gesta soliste di Sting. Ricordo un suo concerto passato proprio con lei fuori dai cancelli (mai avremmo acquistato un biglietto per arricchire il traditore del secolo) ad aspettare che l’ex cantante dei Police suonasse qualcuno dei brani indimenticabili di “Outlandos d’Amour” o “Ghost in the machine” anziché quella roba melensa e patinata in salsa pop jazz composta dopo i dissidi con gli altri due componenti, e invece poi eravamo scappati dopo un “Bring on the night” in una versione che non ve la sto nemmeno a raccontare.
Comunque Paola e Federico si sono presi e mollati un centinaio di volte fino a quella decisiva, ai tempi appunto della cover band che vi dicevo sopra. Paola mi chiamava in lacrime, una volta ci siamo pure incontrati in macchina perché voleva che leggessi una lettera, forse Federico aveva addirittura perso il controllo ed era volato qualche spintone e il problema era che avevano già comprato casa. Dopo che si sono lasciati definitivamente abbiamo perso i contatti, io mi stavo trasferendo in una nuova città per lavoro e poi però c’era il problema di chi dei due doversi tenere come amico, sapete come succede quando si sfalda una coppia.
Quasi dimenticavo di scrivere che Paola ha una sorella più piccola di sette anni che poi si era messa con il cantante dei Police de noantri, con grande preoccupazione della mamma di lei (il papà di Paola e della sorellina era morto quando erano ancora piccole entrambi) considerando l’ampio gap anagrafico. La cosa però mi aveva fatto rivalutare la possibilità di fare la corte a Luisa, che non c’entra niente con questa storia se non che aveva dodici anni in meno di me ma non preoccupatevi, è stata un’idea che ho accantonato in fretta.
Quindi dicevo un sms tra me e Paola ogni Natale, questo fino a quando – sarà successo tre anni fa? – ho cambiato il numero di telefono. In agenzia mi hanno dato un contratto aziendale flat, io non avevo voglia di dovermi portare dietro due dispositivi o prenderne uno dual-sim, fatto sta che la scheda ricaricabile che avevo dai tempi del Nokia 7110 con tutta la mia vita di contatti e finita nel dimenticatoio è stata disattivata. Io avevo dato il nuovo numero solo ai contatti più vicini in quel momento e potete immaginare com’è finita ed è per questo che ora sono veramente pentito. Potrei fare qualche tentativo per rintracciarla ma è strano perché in Internet, di lei, non c’è nessun segno e quando non trovo nulla mi viene sempre da pensare al peggio. Ecco Paola, magari qualche amico comune ti ha parlato di questo blog e niente, se ti va, scrivimi un bel commento di auguri al prossimo Natale, d’altronde mancano solo poco meno di quattro mesi.
Una cosa simile è successa anche a me e,in effetti, potrei provare a scrivere qualcosa sul blog sperando di rintracciare chi ho perso di vista… Fammi sapere se funziona!
fai come azzia, la prossima volta una bella agendina di carta dove trascrivere tutti i numeri, ma proprio tutti dei tuoi contatti, prima di buttare all’ortica il vecchio cell. e comunque paola scrivi, sennò sto in ansia. e poi a me il natale può anche non piacere, ma le amiche di vecchia data ci piacciono, anche se sono amiche di rob, soprattutto perchè sono state fidanzate di un chitarrista – chessò ci vedo una certa famigliarità! 🙂
io l’ho scritto sperando di rendere più utile il mio blog, almeno per scopi personali 🙂