alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 31.08.15

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soundsblog, “Milano: ecco come sono oggi i locali rock storici del passato”: Rolling Stone, Palasharp, Rainbow, Indian’s Saloon e tanti altri: ecco come si presentano oggi i locali del rock milanese chiusi nel decennio scorso.

doppiozero, “In quel momento muore”: Trent’anni sono un tempo sufficiente per tracciare un bilancio della sua opera. C’è ora una nuova generazione di critici che si affaccia con intelligenza e crescente autorevolezza nel paesaggio letterario italiano. Sono quasi tutti nati negli anni Ottanta, ed erano ancora bambini quando Calvino ci ha lasciato. A loro abbiamo chiesto un bilancio dello scrittore Italo Calvino nella forma più diretta ed efficace.

fabristol, “La morte dei blog (di nuovo)”: Ora, sulla morte dei blog è stato detto tanto negli anni passati, soprattutto dagli ultimi blogger rimasti in vita (compreso il sottoscritto), ma credo che oggi nel 2015 e a pochi mesi dall’inizio del 2016 si abbia un’idea più precisa di quello che sia successo. In passato per esempio ci siamo sempre lamentati del fatto che i blogger si siano spostati sui socialmedia perché erano più immediati, semplici e con un feedback più gratificante a discapito della perdita dell’anonimato e dell’effimerità. E’ vero, tutto giusto ma i contenuti commentati sui social media continuano ad essere prodotti il più delle volte da blogger prestati a siti “corporativi” più grandi come Huffington Post, Linkiesta o per il campo scientifico Le Scienze. In pratica i blog sono morti ma i blogger esistono ancora ma questa volta lavorano per qualcun altro.

menteminima, “Quarantacinquesimo parallelo”: La maggior parte del tempo la guardavo, osservavo ogni centimetro del suo corpo. Lei non se ne accorgeva, salvo qualche rara volta, e allora mi sorrideva e mi chiedeva di accenderle una cicca. Concentrata nella guida era ancora più bella e se parlava lo faceva con una voce ancora più armoniosa del solito. Spesso teneva una mano sul pomello del cambio e stringeva il volante con l’altra. Leggeva i nomi delle città nei cartelli stradali e i limiti di velocità, qualche volta cantava. A pensarci ora, io avrei potuto tranquillamente non esserci, sembrava viaggiasse da sola.

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