Diamo anche per piacere una definizione di felicità perché a me sembra che sempre più spesso la si confonda con il divertimento, il coinvolgimento, la risata, insomma tutto quello che può essere ricondotto al piacere e all’appagamento istantaneo e indotto dall’esterno. Non vorrei che prendeste una cantonata. Imporre la felicità a terzi è come quando Bush voleva esportare la democrazia con i bombardamenti, vi ricordate? Il guaio è che siamo immersi in un sistema economico che ha come paradigma proprio l’invasione delle personalità altrui con l’obiettivo di sovvertirne l’ordinamento e il regolare andamento eletto democraticamente affinché si instauri un regime della felicità riconosciuta dagli Stati D’Animo Uniti. Avete presente, vero, quegli sprazzi di serenità artificiale con le risate finte in sottofondo come nei telefilm americani di una volta? Ecco. Il mondo vuole che la felicità sia un’esplosione di colori accesi e di sonorità caraibiche con le belle fighe che sorseggiano insieme a voi i long drink sulla spiaggia in attesa del tramonto. Io e molta altra gente come me non siamo d’accordo ma non per fare i bastian contrari. Non mi servono gli arancioni e le tonalità dell’estate per rappresentare la felicità. Perché non posso sdraiarmi sulla sabbia con un telo grigio scuro? Che ne sapete che sono semplicemente un tipo riservato ma in realtà dentro di me sono felice come una pasqua? Ed è così, sono felice anche con le canzoni deprimenti che ascolto in cuffia, con i libri sullo squallore della società della periferia statunitense che mi piace leggere e con il modo di portarmi dentro tutte le cose che mi sono successe, anche quelle meno belle. Se c’è una divinità o un processo creazionista sono pronto a scommettere che tutto è stato pensato in modo che ciascuno di noi viva sempre al massimo della felicità che l’insieme delle cose lo permette. Più felici di così non potrete mai esserlo ma dovreste approfittarne perché milioni di anni di storia che avete alle spalle vi hanno creato le condizioni per cui meglio di così non vi può andare. Se non ci credete posso sempre provare a farvi ridere con una delle mie battute più riuscite.
Felicità da pubblicità. Una birra cola col cornetto e via che si scatenano endorfine, ma solo in compagnia perchè se non hai testimoni non sei felice veramente.
questo commento lo metto tra quelli da leggere tutte le volte in cui avrò bisogno di un pizzico di felicità
🙂