Internazionale, “Grand Budapest dentista”: Se non era per i numeri me ne andavo dal dentista sotto casa. Ogni tanto lo incontro anche al bar, ci chiacchiero, sembra una persona a posto. Così come il dentista da cui sono andato per il primo preventivo. Me l’ha consigliato mio padre. Mio padre quando ero piccolo si dava dei colpetti sui denti che facevano lo schiocco, poi diceva: “Lo sai quanto vale un incisivo?”. Quindi si toglieva una specie di protesi anni settanta e la metteva in un bicchiere d’acqua, aggiungendo: “Un dente non ha prezzo!”, come si trattasse del Colosseo o della Gioconda. Per il suo dentista, però, ce l’aveva eccome il prezzo: 1.050 euro per due estrazioni chirurgiche, tre otturazioni e una pulizia dei denti.
la versione di chamberlain, “Il signor H. e il leone”: Il signor Ernest Hemingway da Oak Park, contea di Cook, stato dell’Illinois, posa con la testa di un leone ucciso durante una battuta di caccia nel 1934 e pubblica una fotografia su Twitter. Lo ritwittano sua moglie @HadleyHem e alcuni amici: @GStein, @JJFinnegan, @PEzra e altri.
Terminologia etc., “Etimologia curiosa: Foo Fighters”: Fan a parte, forse non tutti sanno che la band ha preso il nome dai foo fighter, che durante la seconda guerra mondiale erano gli oggetti volanti non identificati avvistati dai piloti americani in Europa.
minima&moralia, “Raccontare l’Iraq: Fine Missione di Phil Klay”: I dodici racconti che formano Fine missione di Phil Klay – vincitore del National Book Award for Fiction nel 2014, adesso tradotto magistralmente da Silvia Pareschi per Einaudi – sono pieni di immagini che non possiamo capire né definire crudeli, in assenza di un ordine lineare: per questo Klay sceglie la forma del racconto, perché tutto accada insieme, perché, come nelle esplosioni, non si riesca a dire com’è iniziato, né immaginare un dopo.
Potato Pie Bad Business, “Agosto in città, un film al giorno per sopravvivere (vol. IV)”: Cosa si fa quando fa troppo caldo anche per fare l’amore, quando tutti gli amici sono al mare (o in montagna) e ci troviamo soli sui nostri divani a mangiare il ghiacciolo davanti al ventilatore? La risposta è molto semplice: si guardano un sacco di film.