vice, “Abbiamo preso le peggiori bufale sull’immigrazione e le abbiamo verificate”: Negli ultimi mesi diverse testate avevano provato a sfatare alcune credenze e falsi miti sull’immigrazione. Ad esempio, facendo chiarezza sui numeri, era stato distrutto lo spauracchio ” invasione,” era stata smontata la bufala dei 30 euro al giorno ricevuti da ogni migrante—che, tanto per ricordarlo, è la cifra che va alle strutture di accoglienza, mentre ogni ospite riceve il lusso di 2,5 euro—o la storia delle case popolari e i vantaggi per gli stranieri a scapito degli italiani. Dal momento che non c’è nulla di più eterno di una bufala, specialmente se razzista, queste convinzioni continuano a circolare indisturbate nonostante i sempre più numerosi articoli e precisazioni. Abbiamo quindi deciso di raccoglierne qualcuna tra quelle più diffuse in questo momento.
La Zitella Felice, “Buffo, però.”: Se tu – uomo- vai in discoteca con i tuoi amici ed hai un po’ di soldi in tasca, offri da bere a tutti, ti ubriachi, ridi e scherzi, a fine serata di ti circondano in cinque o sei e ti picchiano e ti derubano, se vai a denunciare nessuno penserà che tu menta. Nessuno ti chiederà come eri vestito.
minima&moralia, “Il dolore della rimarginazione”: Non delude in effetti le aspettative questo romanzo dedicato al ritorno a casa di un ragazzo dopo un rapimento durato quattro anni, e che appare subito improntato a una programmatica classicità, tanto cinematografica quanto letteraria. Le prime atmosfere che vengono alla mente sono infatti quelle del Mystic River di Clint Eastwood (tratto peraltro proprio da un romanzo di Lehane, La morte non dimentica) o dello Stand by me di Rob Reiner (adattamento del racconto The Body di Stephen King).