La moda oggi ci impone tagli cortissimi se non rasati con la variante cresta per lui e chiome lunghe superlisce e piastrate per lei, tanto che sono ormai in via d’estinzione quelli con i capelli dai ricci fittissimi a palloncino. Ciascuno di noi cresciuti tra i settanta e gli ottanta ha avuto in classe almeno un compagno con la pettinatura alla Ninetto Davoli, per farmi capire,
ed è un peccato che ai tempi non fossero di moda le acconciature afro da questa parte del mondo che invece erano molto comuni tra i neri in USA più o meno nello stesso periodo
anzi, quelli di quella razza lì (sono tornato a parlare dei bianchi caucasici, eh) con i capelli ricci folti, tra l’altro molto spesso occhialuti, un po’ se ne vergognavano perché appunto ai tempi si girava con le capigliature lunghe e disordinate, ma lasciare tali cespugli all’incuria se non abbandonati completamente a loro stessi non era ancora concepito nella gamma comunque presente dei comportamenti tollerati sia da una parte (quella delle persone ordinarie) che dall’altra (quella dei personaggi trasgressivi). Il mio compagno di classe si chiamava Mirko, aveva i ricci folti indomabili e portava gli occhiali e oggi credo faccia l’infermiere, quindi ciao Mirko, se non ricordo male avevamo gli stessi gusti musicali ma tu non potevi cotonarti i capelli come Robert Smith a differenza mia, intanto perché non eri un pagliaccio come il sottoscritto, secondariamente perché non oso immaginare il risultato. Comunque, specialmente per le donne, non è vero che i ricci non si vedono più ma sono radicalmente diversi da quelli che intendo io, e badate che non mi riferisco nello specifico alle zazzere smaccatamente ricce alla Marcella Bella, tanto per citare un classico.
Invece tra gli uomini è proprio ormai una pratica desueta, mi sforzo di trovarne qualcuno qui a Milano ma non ne vedo nemmeno mezzo e gli hipster non valgono, perché loro lo fanno apposta.
Posso portare solo l’esempio del piccolo Gabriele, compagno di scuola materna di mia figlia, che portava i capelli ricci di media lunghezza come sua mamma che per arrotondare – non so bene cosa facesse di mestiere – si travestiva da clown e si rendeva disponibile per feste come animatrice anche se, oltre al costume, non è che sapesse intrattenere i bambini come si deve. Gabriele peraltro era un discreto cagacazzo, e più volte con mia moglie abbiamo discusso del fatto se fosse una diceria o meno quella che, anche ai nostri tempi, i bambini con i riccioli scuri fossero quelli più scalmanati ma in quel modo fastidioso che non fa ridere nemmeno i coetanei. Quindi, il fatto che si siano estinti o quasi, potrebbe essere un bene per la società? Non so. Nel frattempo, se voi lettori vi siete riconosciuti in questo post, avete i capelli ricci folti anni 70 e da piccoli avete esasperato maestre, compagni di classe e relativi genitori, vi esorto a mettere la vostra foto qui sotto nei commenti e lasciare che il mio pubblico esprima il proprio impietoso giudizio.
#JesuisNinettoDavoli, uguale proprio.
Questo post è mitico!
Oh, anche Gianni Bella aveva una bella testata di ricci, è vero?
E comunque è vero, non si vedono più teste come quelle, fine di un’epoca.
Ciao Plus, buona serata!
Io riccia ribelle da sempre, ma mai a palloncino. Mia madte poi si ostinava a tagliarmi i capelli con la scodella (o quasi). Mia sorella liscia come spaghetti. Comunque confermo che le maestre le facevo dannare
metti una foto
Confermo i ricci di Gianni Bella! Ciao Miss.
vedi che ho ragione? Ricci con gli occhiali = tipi da collegio
Allora sono l’eccezione che conferma la regola, perché sono riccia con gli occhiali e non ho mai fatto dannare nessuno (credo!)
Ce n’è un campionario su quel socialcoso chiamato facebook, sono quella con gli occhiali e la faccia da papera
ora vado a cercare la foto e non è detto che non la pubblichi qui
Vago sentore di minaccia 😀
ah se ti trovo
Ho timore.