Prima di conoscere te non usavo nemmeno il dopobarba. Prima di conoscere te mi facevo di certe insalatone ignoranti con qualsiasi cosa trovassi nel frigo, potevo cenare anche solo con pomodorini interi e se mi chiedevi un risotto facevo bollire il riso, separatamente preparavo il condimento e poi mescolavo il pastone nella pentola, ho amici che seguono questa procedura per preparare il cibo per i cani. Prima di conoscere te ero un cliente fisso di pizzerie infrasettimanali e di lavanderie a gettoni, non avevo nemmeno una camicia quindi, in fondo, non c’era nemmeno tutto ‘sto bisogno di stirare la roba. Prima di conoscere te dormivo su un materasso gettato per terra e e avevo mobili che acquistavo al mercatino dell’usato dove costava di più il trasporto che il mobile in sé. Persino l’abominevole uomo dell’affitto, quello che il primo mese mi aveva dato un numero di conto sbagliato su cui versargli la mensilità, in casa mia per una riparazione sul tetto, tra una puntata e l’altra in bagno per via della sua prostata mi aveva detto ma perché non ti sposi mentre stavo imparando a fare siti Internet con un corso in otto lezioni su cd-rom. Prima di conoscere te stavo per partire con l’Eurolines per andare in Portogallo. Arrivavo a casa la sera, accendevo il modem analogico e divorando confezioni di biscotti per cena cercavo informazioni tramite Altavista o Lycos, creavo itinerari, confrontavo tariffe e opzioni di viaggio. Prima di conoscere te trascorrevo la domenica pomeriggio al Porto Antico a leggere, bene o male sulla stessa panchina, poi entravo in quel negozio di dischi che ora non c’è più e spendevo parte della mia quota settimanale dedicata alla musica. Prima di conoscere te raramente iniziavo la giornata senza focaccia e cappuccino in quel chiosco di fronte alla stazione Principe, all’alba prima di prendere il treno per Milano, insieme ai reduci della notte all’addiaccio già al terzo o quarto bicchiere di vino bianco dozzinale. Prima di conoscere te non usavo nemmeno l’accappatoio e avevo un’autoclave per la doccia che svegliava tutti e dovevo sempre stare attento all’ora in cui mi lavavo. Prima di conoscere te compravo i libri usati al Libraccio e dopo che ho conosciuto te non ne ho mai acquistato più nemmeno mezzo, tanto è comodo il prestito interbibliotecario. Prima di conoscere te non avevo nemmeno una figlia, se è per questo. Quindi, in generale, posso dire che conoscere te è stata una bella botta di culo.
Kèkkarìno…
Uno dei più begli omaggi alla propria metà che abbia letto
Bellissima lettera d’amore.
Chapeau…
eh
grazie
lieto che si sia capito l’intento
grazie 🙂