Ufficio Reclami, “Che poi sono un fastidio, quei profughi”: A me per dire sta cosa di non sapere cosa cazzo fare per farli stare in un posto più umano di una stazione, questi profughi, stamattina ha dato così tanto fastidio che ho preso, sono stata a comprargli qualcosa per lavarsi (ché dice che in Stazione quello si porta, oltre a cibo confezionato, omogeneizzati e frutta fresca da mangiare al momento, di quella hanno sempre bisogno) e gliel’ho portato. E mi sa che lo farò di nuovo, finché questo cazzo di fastidio per non avere strutture umane in cui accogliere gente che arriva da zone di guerra continuerà.
controkarma, “il meteo di questi giorni (la meteo, se siete svizzeri) alterna piogge a forti temporali con piogge violente“: perdere sangue sulle mura di costantinopoli in altri tempi sarebbe valso una medaglia, o per lo meno il comando di una goletta. oggi si vince al massimo del disinfettante e una pomata antibiotica, io ve lo dico.
Crescere Creativamente, “Dichiarazioni d’amore”: Un bambino di seconda alla sua mamma: “Mamma ti prego, diglielo alla mia maestra che io voglio fare le ripetizioni estive”. Lei gli ha spiegato che non è possibile, che anche le maestre si riposano, devono riposarsi, anzi è doveroso si riposino. Poi ci siamo incrociati e alla mamma è venuto in mente di dirmelo così al volo davanti a lui, lui si è vergognato e l’ha abbracciata per nascondere il viso. Allora sono andata, ho preso il suo braccio invitandolo a guardarmi: “Tu puoi venire a trovarmi quando vuoi, mi troverai impegnata a fare tutte le cose che d’inverno non sono riuscita a fare e forse, ma quasi di sicuro, a pensare come inventarmi cose nuove per il prossimo anno”.
doppiozero00, “Se gli esami di maturità cadono su Calvino”: Felice scelta, quella di proporre all’esame di maturità un brano di Italo Calvino. E significativa l’opzione per il suo romanzo d’esordio, quel Sentiero dei nidi di ragno che nel 1947 lo impone come uno dei giovani scrittori più dotati e promettenti: un romanzo di guerra, che cade bene nel settantesimo anniversario della Liberazione (a tacere del centenario della Grande Guerra, caduto lo scorso anno e destinato ad accompagnarci fino al 2018). Tuttavia la scelta del brano, e ancor più la cornice in cui è presentato, possono destare qualche perplessità. Vediamo di cosa si tratta.
Luca Rota, “Più c’hai culo, più vinci! Il “quiz” Tv contemporaneo come metafora della decadente bassezza del nostro mondo”: Oggi, invece? “Cosa lava l’orsetto lavatore?” Cioè, si vincono decine di migliaia di Euro con domande che offenderebbero l’intelligenza di un bambino di seconda elementare?