alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 15.06.15

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La Linea d’Hombre, “Tre cose tre che ti salvano il culo”: No, davvero, procura di non fartele mai mancare, o ricordati di averle a disposizione, e la massima parte dei tuoi problemi andrà risolta.

Luca Bottura, “Renzi, Grillo, Casson e un partito che festeggia le sconfitte: un’inutile riflessione”: Oggi, con l’Italicum, il Movimento Cinque Stelle andrebbe al ballottaggio col Pd. E siccome la destra si ricompatta contro i candidati “comunisti” (Venezia, appunto, docet) potrebbe persino vincere. Questo potrebbe lasciarsi Renzi: un Governo Dibba. Con Salvini all’opposizione (o magari in coalizione: sui migranti hanno le stesse idee).

Luca De Biase, “Il vecchio non tiene e il nuovo non viene”: A giudicare dalle elezioni recenti, il PD è ancora alle prese con la sua transizione. Non convince chi non va a votare, evidentemente perché non dimostra che la sua politica non è irrilevante. Non convince molti che vorrebbero votarlo perché appare ancora come un misto di vecchie reti di potere e di nuovi spazi vuoti. Al suo vertice nazionale c’è una squadra volenterosa ma isolata. Nelle periferie ci sono molti diversissimi modi di interpretare le occasioni elettorali che si presentano: dipende dalle persone più che dall’organizzazione. In generale manca una esplicita, metodica, organizzata, riflessione.

measachair, “Lo sgabello con complessi di inferiorità nei confronti del divano. Storiella di sedia scritta in quindici minuti.”: Mi è sempre stato antipatico. Sempre al centro dell’attenzione, ovunque sia. Quando eravamo in vetrina, per esempio. Lui lì, in mezzo, io nell’angolo.E una volta comprati, poi, non ne parliamo. Un incubo.

squonk, “Destinazione paradiso”: Non riesco nemmeno a ricordare da quanto lavoriamo insieme, noi quattro. Saranno dieci anni, ormai. Quante bare abbiamo portato in chiesa, quante ne abbiamo fatte uscire. All’inizio non è stato facile abituarsi, i funerali non piacciono a nessuno. Poi è diventato un lavoro, una cosa da fare bene quel tanto che basta per continuare a tenere il posto, portare a casa uno stipendio alla fine del mese e tirare su qualche mancia, un quarto a me, un quarto a Paolo, uno a Franco e uno a Roberto.

TRed, “Con un giornalismo così, servirebbe la politica”: L’Italia è sprofondata nuovamente in una psicosi razzista. Come nel 2008, quando di fronte ad una riduzione della criminalità aprendo i giornali sembrava che i romeni stessero per ammazzarci, derubarci e stuprarci tutti, abbiamo perso la lucidità. Il giornalismo italiano ha rinunciato a raccontare la realtà. Invece di fare chiarezza, ha deciso di aggiungersi alla confusione, mischiando piani diversi quando non raccontando falsità che ben si adattano alla perversa narrativa dell’invasione.

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