DUDE MAG, “Ossa”: Mio nonno cacciò megattere per sei mesi, al largo della costa ovest dell’isola di Vancouver – un anno dopo la moratoria del ’68 – e ammazzava la maggior parte del tempo oziando nelle acque internazionali, dal momento che tutto sembrava morto già da un po’. C’era un vuoto, nella mutevolezza dell’oceano, che una volta aveva provato a spiegarmi. C’entrava il modo in cui, in pochi giorni, aveva notato un’assenza tra le onde e aveva capito che lì non c’era più niente.
Carmilla on line, “Come si diventa partigiani comunisti. Vita esemplare di Erminia Mattarelli”: Tutto ciò di cui godete oggi, non è caduto dal cielo, non è per grazia ricevuta o perché i padroni siano più buoni, ma è il frutto di dure lotte: nulla è stato regalato, ed è nostro dovere continuare a lottare per mantenere ciò che abbiamo conquistato. Le strade sono due: chi lavora e chi sfrutta; se chi lavora sta unito, se si è tutti insieme, si vince, se ci si lascia dividere da chi sfrutta, allora non si ottiene niente, perché i padroni potranno sempre contare su masse di affamati inconsapevoli.
errecinque, “Il post di una razzista conquista il web: ma che paese di merda siamo?”: È di questi giorni la diffusione di un post che ha portato alla ribalta una tizia, tale Emanuela Ferraro, che con piglio da eroina nazionale ha narrato sul suo profilo facebook di un apocalittico viaggio dal Cilento a Napoli, dove avrebbe assistito inorridita alla rappresentazione plastica delle degenerazioni del nostro paese. La notizia, lungi dall’essere il viaggio allucinante che la poverina ha dovuto fare (lo sappiamo tutti come sono i regionali di Trenitalia!) a quanto pare è che, mentre lei si godeva il suo viaggio, sarebbero saliti sullo stesso treno dei ragazzi di colore, vestiti come la brutta copia di 50cent, brandendo i loro I phone e che non avrebbero fatto il biglietto.
Repubblica, “Donna va in trance davanti alla Sindone: ‘Il diavolo è in me'”: La donna, di cui già si occupa un esorcista milanese, davanti al Sacro Lino si è messa a parlare in una lingua sconosciuta, poi è finita a terra in preda a convulsioni tra lo sgomento degli altri fedeli. Poi si è alzata e allontanata come se nulla fosse