La formula usata dai sedicenti “youtuber” è la stessa di noi che preferiamo perdere tempo a scrivere e correggere per poi pubblicare. Si dicono delle cose sperando che qualcuno abbia la pazienza di leggerle sino alla fine e si lasciano contenuti incustoditi alla mercé di un pubblico vasto quanto la popolazione mondiale. Come in ogni cosa ci sono gli autori interessanti e quelli no, ma la differenza tra un blog e un videoblog consiste nel mezzo che diventa il messaggio (chi l’ha detto?) e nel fatto che subentrano fattori di simpatia o il suo opposto tra chi parla e chi ascolta, come nella vita reale. Lo direste che io sono antipatico e repellente dalle cose che leggete qui? Non lo so ma spero di no, però se mi vedeste in faccia mentre dico queste cose qui ci sarebbe il linguaggio del corpo e quello del volto a influire sul vostro giudizio, insomma ci siamo capiti. Io che sono pieno di pregiudizi non ho un’opinione positiva di questi comunicati punto-multipunto perché, come per la televisione, si guasta l’intimità con l’utente finale. Ora lasciate perdere i contenuti, ma se leggete qualcosa è perché vi interessa e il dialogo silenzioso tra le parole scritte e la vostra comprensione costituisce una relazione senza confronti e qui, su Internet, il profumo della carta non c’entra. La tv, quindi il video on-line e di conseguenza i sedicenti “youtuber”, genera una forma di entertainment ormai consolidato con meccanismi e dinamiche difficili da scardinare anche se i nuovi linguaggi e le tecniche di post-produzione unite alla creatività dei video-maker continuano a innovare il settore. Tutto questo perché quando un padre e non necessariamente io ma diciamo un padre a caso sbircia involontariamente (e si sottolinea involontariamente) nella cronologia della figlia preadolescente e nota la visualizzazione di un video su youtube dal titolo “Come Ritardare L’Orgasmo” di un sedicente youtuber dal nome “Daniele doesn’t matter” è facile pensare che il padre finisca per temere il peggio e cioè che la figlia abbia visualizzato un video porno. Il problema è invece che poi, dopo un facile e veloce controllo (in teoria non dovrebbero esserci video porno su youtube) e constatato il livello di idiozia del video effettivamente visualizzato (peraltro insieme ad altre quattrocentomila persone e sì, avete letto bene), il padre verifica che, in effetti, un film porno sarebbe stato meno preoccupante.
ho resistito fino a un minuto e mezzo poi ho dovuto spegnerlo
precoce anche tu, vedo
Ho scoperto da pochi giorni che è uno youtuber di successo. Un domani probabilmente lei negherà di aver mai visto robe del genere come noi neghiamo di aver letto la posta di Cioè o cose simili. Non c’è da preoccuparsi, considerando poi il genitore, nonostante la sua tendenza ad incappare incidentalmente nelle cronologie altrui.
comunque sto valutando l’idea di riciclarmi in youtuber di successo anch’io