alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 27.05.15

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A pàggina de Bèllo Segnù.

Meglio dell’originale, “Gioca Jouer: il ballo più famoso del mondo”: All’inizio degli anni 80 incise lo spaventoso ‘Gioca Juouer’ che, grazie anche agli orecchiabili riff partoriti dall’ex goblin Simonetti (per la serie sa da campà’), divenne una hit per ammalati di Festivalbar, popolarissima anche tra i più efferati torturatori argentini. Ma i 16 comandamenti cecchettiani riuscirono a spopolare in tutto il mondo tanto che ancora oggi può capitare di imbattersi in qualche campione di Gioca Juouer che inizierà a danzare sulle note dell’accattivante sax.

La 27esimaora, “Concorso nazionale per Miss Università. È questa la «buona scuola»?”: Tra i “giudici di bellezza”, oltre al Rettore de La Sapienza, un docente dell’Università Cattolica, alcuni chirurgi plastici. Sponsor ufficiale: il Centro LaClinique, «prima organizzazione italiana di specialisti in chirurgia e medicina estetica». Il premio prevedibile per le prime dieci classificate: una settimana gratis al Resort la Casella, dove potranno fare qualche ritocco alla loro naturale bellezza.

L’undici, “Nuovo proletariato tecnologico”: la Globalizzazione ha fatto crollare il costo dei prodotti tecnologici, tanto che oggi si trovano intere fasce di poveri, indebitate fino ai denti, ma possessori di vari gingilli tecnologici, fra cui i costosi I-Phone e smartphone (rigorosamente presi a rate).

Linkiesta, “Caso Aldo Moro, il patto segreto tra Dc e Brigate Rosse”: Il libro-inchiesta Complici-Il patto segreto tra DC e BR (Chiarelettere, pp.298, euro 14,90) recentemente pubblicato da Stefania Limiti (che ha indagato a lungo sui misteri d’Italia nei suoi precedenti lavoro L’anello della Repubblica e Doppio livello) e Sandro Provvisionato (autore insieme a Ferdinando Imposimato del volume sempre sul caso Moro Doveva Morire) accompagna il lettore tra le domande irrisolte del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro e della sua scorta, cercando di contestualizzare i fatti e scegliendo di non accontentarsi di mezze verità e di risposte troppo spesso insufficienti.

Alessandro Gilioli, “Podemos e M5S: somiglianze e differenze”: Dopo l’affermazione in alcune delle principali città spagnole del partito guidato da Pablo Iglesias, si è acceso nel nostro Paese il dibattito sulle somiglianze e le differenze tra queste due forze politiche. Proviamo a vedere allora che cos’hanno in comune e che cosa no.

Soft Revolution, “Le luci della città: una pratica guida alla depressione per autodidatti”: Il motivo per cui è così difficile parlare della malattia mentale è che le paure di chi ne soffre alimentano quelle di chi non ne ha avuto esperienza, e viceversa. Viviamo in una società che poco incoraggia il mostrarsi vulnerabili o, più banalmente, l’essere persone imperfette. Ciò rende più difficile dichiararsi apertamente in difficoltà. Ciò può portare facilmente ad isolarsi, pensandosi staccate dal resto del mondo. Inoltre, poiché la malattia mentale è un argomento molto doloroso da trattare, si tende a disconoscerlo, così che le informazioni di dominio pubblico sono spesso inaccurate, parziali o completamente errate. Questo rende molto più facile l’incomprensione e la frustrazione di entrambi le parti, la persona malata e chi la vuole aiutare, quando la prima inizia a cercare aiuto.

Repubblica.it, “Un secolo di Billie Holiday”: Cento anni fa la nascita di una delle più grandi interpreti del 900. Una vita breve e intensa di dolore e trionfi. Un talento immenso fatto di pathos e sensualità. Che ieri come oggi la rende un modello. I successi con le grandi orchestre e i piccoli combo, le truffe dei discografici e gli anni tristi. Storia (senza stereotipi) della vita scandalosa di una creatura meravigliosa

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