Luca Rota, “Gianni Morandi Vs Rest of the World. Ovvero: ma i social sono veramente “social”?”: L’impressione forte che ho invece mutuato dalla vicenda in questione, al di là dell’ammirevole e cordiale gentilezza con la quale Gianni Morandi ha risposto a tutti i messaggi di tono avverso alle sue opinioni ricevuti, anche a quelli più rabbiosi, è stata – nuovamente – che l’uso che tanti di noi fanno dei cosiddetti social network è sostanzialmente antisociale.
minima&moralia, “I lavoratori di #occupayISBN rispondono a Massimo Coppola”: ISBN ha il merito di aver portato in Italia titoli interessanti e coraggiosi, è vero. Però il merito del prestigio di cui gode una casa editrice non va solo ai proprietari e ai direttori, ma anche ai dipendenti, ai traduttori, agli autori. Chi ha amato i libri di ISBN ha amato anche il lavoro di persone di cui spesso non si conosce il nome; persone che per contratto non partecipano agli utili e che non dovrebbero nemmeno pagare in prima persona nel caso di errori o sfortune imprenditoriali.
ciwati, “state sereni”: Se siete convinti che non conti nulla, peraltro, non perdete tempo con me: un po’ come non sono stato considerato prima e come non sono stati considerati gli elettori che cercavo di rappresentare dopo le primarie del Pd. Perché le minoranze devono solo obbedire e basta, giusto? E essere un po’ insultate e mortificate, anzi, asfaltate, no?
Dear Miss Fletcher, “Attraversando Vico delle Carabaghe”: E se percorrerete questo caruggio pensate al passato di questi luoghi, alle centinaia di occhi che li hanno veduti e ai passi che hanno solcato queste antiche strade.
Malvino, “Ah, però, che forza!”: A voler essere spietato con me stesso, non devo escludere che possa esserci un fondo d’invidia nell’indignazione che provo dinanzi alla sfacciataggine di chi riesce a farsi vanto pure di un fallimento (a proposito della chiusura del’edizione cartacea de La Croce)
Measachair, “La sedia del capotreno (di Katia Mazzoni)”: Morti suicidi ho visto, anche. Ma dopo tutto questo, in ogni viaggio, mi aspettava il mio spazio, il mio rifugio, il mio sollievo, la mia consolazione e solitudine: la mia sedia.
Internazionale, “Conto alla rovescia per David Letterman”: Per congedarsi dal pubblico, nelle ultime puntate – che come sempre sono registrate nell’Ed Sullivan theater – Letterman ha chiamato Tom Hanks ( il 18 maggio alla sua 60° presenza al Late show), Eddie Vedder dei Pearl Jam, Bill Murray (alla sua 44° presenza e primo ospite del Late night) e forse Bob Dylan. Per il gran finale del 20 maggio le opzioni sono ancora aperte.
onirismi et onanismi, “case vuote”: Tutte quelle case sfitte senza gente dentro, dinosauri invecchiati prima del tempo. Chissà cosa pensano i muri, con l’intonaco che si scrosta e i vuoti lasciati dai poster appesi con le puntine?
Fools Journal, “Let’s Get Visual – L’amore ai tempi dell’Alzheimer”: Una nonna malata di Alzheimer si inventa un uomo immaginario con cui intreccia una love story e la famiglia, invece che combattere l’invenzione, accetta la situazione e lo accoglie nella propria famiglia. Ecco il toccante video pubblicato dal New York Times, tratto dalla storia familiare della scrittrice Deenie Hartzog-Mislock.
Grazie Plus, è un grande onore essere qui! Buona serata a te!
Anche da me un grazie di cuore per la tua considerazione! 🙂
Che bel regalo Plus 🙂