Christian Raimo, “Lavorare nell’editoria ai tempi di quando non ti pagavano”: Centinaia di telefonate e mail non sono servite a nulla, e allora da un paio di mesi a questa parte si sono fatte trovare alle presentazioni della Castelvecchi per volantinare, informando su quello che c’è dietro i libri che vengono promossi. L’hanno fatto anche alla presentazione del libro di Fausto Bertinotti, Colpita al cuore. Perché l’Italia non è una Repubblica fondata sul lavoro (mostrando forse il paradosso di tutta la questione) e al Salone del libro, e solo a fronte di questo blitz hanno ricevuto il bonifico dovuto.
Abbiamo le prove, “Ho avuto una sorella”: Tutti mi confermavano che ero brava e generosa a dividere la mia camera, la mia vita e i miei genitori con te. Io a volte pensavo fosse vero, allora ti portavo in giro in bici con il seggiolino dietro, la bici di mia madre con cui toccavo appena a terra e facevo il giro da tutte le amiche per far vedere la mia nuova sorella. Dicevo proprio così, Ecco la mia nuova sorella.
The Post Internazionale, “Ricordando Walter Groupius”: Il 18 maggio 1883 nasceva a Berlino uno dei padri dell’architettura moderna.
Rivista Studio, “Governare o restare quelli di sempre”: Civati sostanzialmente dice che non ha intenzione di costruire un partito alla sinistra del Pd, bensì vuole colmare un vuoto che il Pd lascia essendo definitivamente diventato un’altra cosa. Il Pd si muove, io resto qui. Fermo. Civati non è solo nel ragionamento: basta parlare un attimo con molti fra quelli che vengono da un percorso politico – attivo o di semplici elettori – più di sinistra per sentirsi esprimere un pensiero analogo: questo Pd di Renzi vincerà anche le elezioni ma non mi rappresenta più e se la sinistra per vincere deve diventare destra allora è meglio perdere. Andate pure, io resto qui.
Web e conoscenza, “Una città 2.0”: Ieri ho visto alcuni sfidanti alla poltrona di sindaco aggirarsi fra i gazebo con l’aria triste che contraddistingue questa campagna elettorale. Non da meno son tristissimi il loro tweet. Non una battuta, uno slancio, un flame, una foto curiosa che riesca a scatenare un numero di retweet o di interazioni tale da meritare interesse.
Ritorna una rubrica che assai mi piaceva: ho scoperto blog intetessanti grazie a te
Anche a me piace questa tua rubrica, ci sono sempre cose interessanti!
Lo vedi che facevo bene ad avere fede
grazie, trovare post mi piace quasi più che scriverli, è che ci vuole tempo e dedizione. Vediamo quanto resisto 🙂
Molto tempo. Non sai i miei arretrati di lettura post..