Potreste evitare di discutere amabilmente di disastri aerei e di tutte le congetture associate a temi come questo in mia presenza? Grazie. Stavo giusto pensando di verificare l’esistenza di una sorta di filtro per impedire la visualizzazione di notizie del genere sulle home page dei miei socialcosi ma si tratterebbe di una precauzione inutile. Da due giorni non si parla d’altro il che, considerando la tragedia, è più che plausibile. Il problema è la mia relazione con gli aerei, a dir poco pessima, e ascoltare conversazioni di argomenti come questo mi fa passare ancora di più la voglia di imbarcarmi per qualunque destinazione. Ne ho sentito parlare in treno stamattina, si sono confrontati i miei colleghi in ufficio per tutto il giorno, e persino nel viaggio di ritorno un gruppetto di passeggeri dietro di me ha attirato la mia attenzione facendomi piombare nel bel mezzo di una cruenta analisi delle dinamiche. Non ricordo dove ne scrivessi, ma quando devo volare cerco di stare sveglio la notte prima – pratica che con tutta la tensione che ho mi riesce benissimo – per poi crollare subito dopo il decollo e trascorrere nell’incoscienza il tempo in quota ma niente. Finisce che sto con gli occhi spalancati fino all’atterraggio e così la giornata è bella che rovinata. Ho persino sentito pareri di sollievo per il fatto che si sia trattato probabilmente di un suicidio in grande stile anziché un’avaria o un attentato, il che mi trova d’accordo e mi rassicura ma solo fino a un certo punto. E lo so che la casistica gioca a favore dei frequent flyer, perché il numero delle vittime degli incidenti stradali è più elevato, ma nulla mi convince che la gamma delle possibili conseguenze in auto si estenda dall’incolumità in poi, mentre a così tanti metri di altezza l’esito è scontato. Comunque non pensiamoci, ci sono ancora tanti posti da vedere al mondo che rinunciarvi per una irrazionale paura fottuta dell’aereo non ha senso. Vi dirò che con l’età anche questo modo sfrontato di gestire le proprie preoccupazioni inizia a far acqua da tutte le parti, e voglio vedere come andrà a finire, se cioè prevarrà il buon senso o la testardaggine da anzianità. Vi saprò dire. Nel frattempo, però, vi prego, cambiamo argomento.
Immagino che non ti darà nessun sollievo sapere che *non* tutti gli incidenti aerei finiscono con *tutti* morti. Quindi, sì, anche qui la gamma va dall’incolumità alla morte, come per l’auto.
(Si sa che gli argomenti razionali non hanno mai tolto la fobia a nessuno. )
Sottoscrivo tutto tutto…!
Eh ma stare sospeso per aria non è proprio nella mia natura. Pensa che le persone il cui coraggio ammiro di più al mondo, dopo i dentisti, sono proprio i piloti di linea.
ma tu voli spesso, giusto?
Io prendo spesso il treno, io 😉