A me non interessa nulla se tutto ‘sto rallentamento sociale deriva dell’economia in picchiata o è a causa della proliferazione delle auto con il cambio automatico che ne hanno ridotto la ripresa di un buon settanta o ottanta per cento, di conseguenza si formano le file dietro perché ci si mettono almeno due o tre secondi a testa in più per le partenze in salita, per esempio. Moltiplicate tutto questo per il numero di veicoli in circolo contemporaneamente sulle strade italiane ogni giorno. Tutto acquista ritardo con conseguenze a catena. Arriviamo dopo a casa, ceniamo più tardi, facciamo le ore piccole con i tortellini in brodo sullo stomaco e il giorno successivo siamo meno produttivi, meno creativi, meno efficaci. Dietro allo smantellamento del genere umano ci sono quindi le lobby americane ostili alla trasmissione manuale, quelle che hanno legalizzato quell’incedere da depravati sulle strade che non sai mai quando arriverà la botta per far finalmente camminare quei cassoni da “sulle strade della California”, per la collera di chi invece vorrebbe arrivare prima, iniziare prima la pausa privata tra un dì feriale e il seguente, metafora della vita che si rinnova, della freschezza e dell’intelligenza sopraffina. Gli strattoni delle non-marce che si innestano da sole a cazzo fanno traballare abbondanti pance gonfiate dall’opulenza su sedili in pelle mai vista in natura, probabilmente provenienti da qualche allevamento di alieni scuoiati per gli interni di SUV da novantamila euro a botta. Nulla a che vedere con le braccia tutte nervi e muscoli a cui basta una leva per sollevare il mondo, la potenza degli avambracci compressi per selezionare di volta in volta un rapporto di trasmissione differente che, prima che la moda dell’automatico prendesse piede, ci portava addirittura fino alla sesta. La morale è che siamo talmente reietti da farci comandare persino da una componente meccanica, una macchina trasformatrice che, ancora prima di modificare i costumi, ci ha mandato indietro nella catena evolutiva con una veloce manovra in retromarcia.
diomio. quanto rimpiango gli scisma. le volte in cui incrocio benvegnù mi chiedo “ma perché”.
Finalmente qualcuno ricorda gli scisma!
Per il resto… rileggo… sei un po’ criptico oggi!
me lo chiedo anch’io e li rimpiango moltissimo, sono inarrivabili.
hai ragione, è un periodo che non mi capisco nemmeno io