– “Se non rispondono subito appena dici pronto puoi stare tranquillo che sono di un call center e ti stanno chiamando per venderti qualcosa o per proporti di cambiare contratto, quindi puoi approfittare di quei due secondi di stasi in cui all’altro capo un sistema automatico comunica all’operatore che qualcuno ha risposto e che è tempo di introdursi nella comunicazione per mettere giù”, sta dicendo l’ingegnere. “Non puoi nemmeno contare sull’anticipazione del numero di chi chiama sul display perché spesso ne riporta l’anonimato, tutto sommato questa rimane la modalità più veloce per capire di che telefonata si tratta ed evitare le scocciature”.
– “Per me invece costituiscono tutt’ora una fonte redditizia di business”, gli risponde la responsabile acquisti, una modenese sulla quarantina che è famosa in azienda perché ogni volta in cui riceve un preventivo da un fornitore richiama subito con il suo fare da cassiera alla festa dell’unità per chiedere quanto sconto riescono a farle. Lo so perché ci ha provato anche con me che non ho ancora preso la malizia di gonfiare i costi in previsione di incontrare gente abituata a contrattare. Ci ha provato con me e, manco a dirlo, ci è riuscita. “Nel tempo libero vendo cosmetici a privati, organizzando riunioni con amiche e amiche delle mie amiche”, ci spiega. “Quando mi propongono al telefono un’offerta per Sky o tentano di prendermi con il senso di colpa perché spendo troppo per la bolletta del gas, gli chiedo se gli interessa una nuova linea di prodotti per la pelle o lo shampoo con il balsamo per lavaggi frequenti, per esempio se vanno in piscina per fare sport o magari mamme che accompagnano i figli piccoli nei primi approcci all’acquaticità”.
Io però sto finendo la pizza per primo, dovrei controllarmi quando sono a pranzo fuori per lavoro e intanto non prendere la pizza che poi sembra che voglio risparmiare – e infatti voglio risparmiare – e poi non ingozzarmi che poi si vede che ho passato anni abitando da solo, quelle esperienze in cui se non stai attento un po’ ti imbruttisci. Vorrei però tornare sull’argomento da cui siamo partiti, e cioè se esistono santi di origine statunitense, se è già successo che un papa abbia beatificato qualcuno del Tennessee o del Michigan. Subito mi era sembrata una battuta ma poi, riflettendoci, si poteva entrare nel dettaglio e avrei potuto persino imparare qualcosa se non mi fosse squillato il telefono proprio mentre la cameriera prendeva le ordinazioni e la risposta seccata che avevo dato non aveva lasciato dubbi sulla natura della chiamata. Mi interessa molto di più la storia recente della Chiesa anche se non ho nulla da aggiungere, mentre sulle scocciature telefoniche potrei intervenire raccontando di quando dico che sono il figlio della persona a cui è intestato il contratto e che quindi dovrebbero riprovare ma non prima di un mese in quanto mio padre, dico così, mio padre è in tournée. Mi prende di nuovo però la sensazione di stare con qualcuno che non esiste, che pagato il conto e salutati tutti nel parcheggio con una stretta di mano ognuno di noi si volatizzerà come se davvero fossimo personaggi accennati in una bozza da qualcuno che tenta di scrivere un romanzo che poi non avrà mai il tempo di portare a termine.
veramente succede quello che hai scritto al punto uno? i due secondi di stallo, intendo?
quando l’ho sentito dire ci ho pensato e in effetti la cosa torna. Spessissimo, quando ricevo chiamate del genere, devo ripetere “pronto?” due o tre volte prima di ricevere risposta.
m’hai messo il tarlo. ci farò caso.
È assolutamente così .