rincorrersi con i sentimenti: tecniche di sincronizzazione dell’amore

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Ma ora parliamo di dinamiche amorose. Siete sicuri di averle provate tutte? Se la risposta è affermativa, un po’ vi invidio perché a me è successo di andare avanti per anni con lo stesso modello, come se avessi acquistato un abbonamento di quelli che ti danno la certezza di risparmiare ma poi, a far sempre uguale, alla fine rompe i maroni ma non puoi cambiare, pena la perdita di quanto hai investito. Bella metafora, eh? Comunque ci sta anche che andasse così, sentite qui. Mi piaceva una ragazza, poi mi piaceva sempre di più fino a quando ne intravedevo l’aura luminosa intorno. Il momento della completa devozione e dell’annullamento con completo smarrimento della dignità coincideva quasi sempre con un segnale o un manifesto gesto a sancire l’impossibilità di passare di grado verso una fase di sentimenti corrisposti. Un punto di non ritorno che precipita il malcapitato, in questo caso me, negli abissi della crisi durante la quale, toccato il fondo – una fase in cui ci si dedica ad attività mirate all’autodistruzione parziale – cresce un nuovo stato di carapace difensivo utile a diminuire il livello di profondità della caduta la volta successiva e si attiva un’opera di damnatio memoriae dell’amata che, nel mio caso, ha sempre condotto a risultati sorprendenti.

Trascorso un tempo variabile a seconda dei danni dell’infezione da lenire, tornavo a vedere persone, cose e ambienti con la mia vecchia lucidità ed è a quel punto che, puntuale come la morte, accadeva che la persona di cui mi ero fatto scendere a zero l’attrazione si palesava fortemente innamorata di me. Questo con alcune variabili, tipo io che già stavo con un’altra, o che rinnegavo il periodo di disintossicazione per poi accorgermi che non ne valeva la pena, oppure che mi impegnavo a prendermi rivincite a non finire per il trattamento ricevuto prima, con il solo intento di fare il più male possibile. Poi le cose si trascinavano così per un po’ fino a quando il tutto finiva soffocato nel nulla. E se è successo anche a voi sapete che da lì in avanti c’è tutto il tempo per i seguiti, rigurgiti, ripensamenti, prendersi e riprendersi e lasciarsi e abbandonarsi, magari nell’arco di qualche anno.

Non saprei dare un nome a questa dinamica amorosa, so solo che poi per finirla e non cascarci più uno matura una serie di tecniche per accelerare il raggiungimento di attrazioni reciproche in equilibrio e aspettare il livello perfetto dei vasi dei sentimenti comunicanti, prima di dare il via agli scambi di pezzi di vita. Lo so, essere calcolatori in amore toglie un po’ di poesia ma, alla lunga, premia in salute.

6 pensieri su “rincorrersi con i sentimenti: tecniche di sincronizzazione dell’amore

  1. Non sono sicuro di averle provate tutte ma sicuramente, di dinamiche amorose, ne ho vissute tante. Il problema però è cosa riesci ad imparare per fare in modo, tra le altre cose, di vivere le successive in modo naturale e senza calcoli.

  2. Ma non sono proprio calcoli, piuttosto qualche appunto per ricordarsi delle cose che è meglio evitare, da tenersi per sé e far finta di nulla. Sì, calcoli, insomma 🙂

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