Non so dirvi che combinazione di tasti ho schiacciato, so che a un certo punto la rotella del mouse ha iniziato a far ruotare in senso opposto le pagine rispetto a quello che ritengo il naturale, ma solo perché ci sono abituato. Secondo natura, ruotandola verso di me ciò che è in primo piano nel monitor scorre dal basso verso l’alto. Contro natura avviene l’opposto. Poi d’incanto è cambiato tutto e non vi dico lo smarrimento. Mi girava la testa, così mi sono precipitato fuori. Era l’ora di pranzo in una via secondaria che presto diventerà una strada a elevata percorrenza perché ha aperto i battenti da qualche settimana una nuova Esselunga, ma non la conosce ancora nessuno. C’era il sole di questi giorni, e se vivete a Milano sapete cosa intendo. Un sole così con il vento e il cielo turchese bisogna tenerselo stretto. Un sole caldo che per la prima volta nella stagione a fatto salire l’odore dell’asfalto gettato da poco quando si arroventa, quella reazione comune d’estate e che quando te ne accorgi vuol dire che è fatta. Inizia il periodo in cui tutto si assopisce con la scusa dell’afa, delle ferie, degli shorts, della scuola che finisce mentre il lavoro continua come se niente fosse. Un insieme di cose che ti raddoppiano i battiti del cuore e che fanno venire voglia di conoscere posti nuovi dietro l’angolo che prima te ne guardavi bene dal girare. Ecco quindi la scoperta di scritte colorate su muri decrepiti, vegetazione impazzita, impiegati che come te giocano a fare i piccoli esploratori di un pianeta appena conquistato. Ci togliamo il casco da astronauta non appena abbiamo la certezza che l’atmosfera è la stessa, aria respirabile, incombenze immutate, c’è persino campo perché il telefono squilla proprio come sulla terra. Gli effetti del miracolo della rotella ribelle del mouse svaniscono al successivo riavvio del computer, l’asfalto si raffredda con l’ombra del pomeriggio e il suo profumo sublima in qualcosa che contribuisce al global warming o per lo meno subentra l’assuefazione, ma non temete. Questo è solo l’inizio.
Ooooh….sono semplicemente incantata e ammirata per quello che hai scritto.
Perché scrivere bene è proprio questa cosa qua, lo so che mi ripeto ma non posso farne a meno.
Riguardo all’anarchia della rotella del mouse ancora non l’ho sperimentata, spero che non mi capiti mai!
Ciao Plus, buona giornata!
Sono felice perché al mondo c’è ancora gente che sa tenere la penna in mano.
Io, avida lettrice, nel tempo ho acquisito la capacità di distinguere, e anche un certo gusto personale.
Ed è una delle poche cose nella vita che mi va bene così com’è.
Penso che non ti vorrei mai conoscere di persona. Voglio dire, ti fai tutte le tue idee sull’autore che hai letto e apprezzato così tanto, e poi scopri cose tipo: si fa il riportino in testa. Ecco, io non vorrei mai sapere se ti fai il riportino in testa.
Io adoro leggere.
grazie, Miss, è stato come un capogiro ma di quelli che ti stendono perché non capisci cosa sta succedendo
Niente riportino, c’è poco da riportare, purtroppo.
Ecco 🙂 Lo hai visto cosa ti ho scritto di là, su facebook? Grandioso!
🙂