Vice, “I morti sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri“: “Pisapia”. Il mantra è “Pisapia”. Il nome del sindaco è sulla bocca di tutti partecipanti al corteo milanese di estrema destra del 29 aprile e argomento comune di discussione. Molto stranamente, non si tratta nemmeno di lamentazioni troppo pretestuose. Ci sono infatti tantissime cose che si potrebbero dire sull’atteggiamento tenuto dalle istituzioni comunali nei confronti dell’estrema destra da quando l’amministrazione è in mano alla coalizione di centrosinistra. Sintetizzando, si potrebbe dire che le mosse-non mosse del comune sono sempre andate in una direzione che ha puntualmente scontentato tutti.
controkarma, “quando una tecnologia è sostituita da un’altra tecnologia, la tecnologia precedente o diventa arte o muore”: ciao, sono una tecnologia precedente. qui fa a freddo.
I discutibili, “[Post del Primo Maggio] Il potere e i giovani”: Il deskilling, in sociologia, è un termine che si applica allo studio del cambiamento del modo di lavorare. Si ha, sostanzilamente, quando dalla figura di un artigiano che costruisce dall’inizio alla fine un paio di scarpe, si passa a quella di un operaio che sa solo attaccare la suola. La differenza fra le due figure è nell’autonomia e nel potere contrattuale. Perché se sai costruire tutta la scarpa ti puoi mettere in proprio. Se sai solo attaccare la suola, no. Il termine si applica di norma alla generazione degli operai di Detroit che lavoravano per Ford e costruivano pezzi di automobili, quasi un secolo fa, ma è un fenomeno generalizzato del passaggio a un sistema industrializzato moderno.
L’Arte spiegata ai Truzzi, “Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo 1868 – 1907) Il quarto stato”
Unradiologo.Net, “Il ponte sull’autostrada”: Con la mia enorme bicicletta andavo spesso in pellegrinaggio al ponte sull’autostrada A1: che passava, e ancora passa, a pochi chilometri dal centro del mio paesello natio. Non rimanevo molto lì, attaccato con le mani alla grata di protezione: mi bastava guardare per qualche minuto le automobili che sfrecciavano, sotto di me, dirette altrove; e già mi sentivo meglio.