Gli spot della Lavazza in paradiso vanno avanti da un po’, quanto sarà? Dieci anni? Quindici? No, quasi venti. Scopro sul sito Lavazza che la campagna con San Pietro è in onda dal 1995, che longevità. Se non ricordo male, anche la serie di spot precedenti con Nino Manfredi era stata mantenuta a lungo, ve la ricordate? Certo, la caratura dei protagonisti è sensibilmente diversa, nel frattempo l’Italia è cambiata e sono cambiati anche i consumatori di caffè. O per lo meno siamo tutti di bocca più buona, soprattutto per la soglia critica sulla qualità televisiva. Sarà per questo che dopo tutto questo tempo solo ieri sera ho pensato che io di prendere il caffè con un morto, anche se ciò ridurrebbe sensibilmente i miei gradi di separazione da un apostolo, non è che abbia tutta questa fretta, a meno che non sia l’anima dell’animaccia di quella sagoma di Bonolis o del suo compare o di quello con la barba che interpreta lo spot ora a venire a trovarmi. Be’, ripensandoci, il caffè non sarebbe un piacere proprio per nulla, nemmeno così.
E hai pure ragione! C’è solo una pubblicità che sopporto meno: quella del parmigiano reggiano sponsorizzati dai dai topi parmensi
davvero, quella è pessima
È Lavazza. Più lo bevi e più ti ammazza?
“più lo mandi giù e più ti tira su” è la fiera del doppio senso