alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 29.01.14

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Available in blue, “Sii gentile. Sempre”: Gli ospedali sono luoghi di profonda compagnia e profonda solitudine. Di compagnia perché non si arriva mai, o quasi mai, soli, perché è concesso il tempo di visite prolungate, perché ci si mostra per quello che si è, senza farsi problemi che altrove, lì fuori, verrebbero chiamati “riservatezza”. Nelle attese ci si cerca con gli occhi, si sdrammatizza, alcune volte ci si morde le labbra, ma più spesso ci si sorride, con aria rassegnata. Si guardano soffitti o tablet o telefoni. Io ho scoperto di avere una vocazione per i soffitti: sono tristemente illuminati, vestiti di bianco sporco, non raccontano nulla, eppure, mi viene da dire, quanti pensieri o dolori o sospiri di sollievo avranno raccolto sotto il loro spoglio, freddo abbraccio. (via)

La Privata Repubblica, “Cittadini Portavoce Di Terra, Di Mare, Dell’Aria”: Chiunque sia andato a scuola e non si chiami Gianluigi Buffon sa che urlare «boia chi molla» in un’aula parlamentare equivalga – come minimo – a pisciare sulla bara di chi ha scritto la Costituzione italiana. Evidentemente Tofalo (che, tra le altre cose, è membro del Copasir) non è incluso in quegli sparuti milioni di persone.

vetrocolato, “essere all’altezza”: La delusione è il sentimento più ricambiato nella nostra frenetica ricerca di complicità con altri esseri umani. Lasciamo vagare le nostre sensazioni fra la gente, in attesa che si fondano con altre sensazioni cromaticamente compatibili, instancabilmente cercando negli altri accettazione e approvazione.

Clash Magazine, “10 Things You Never Knew About Depeche Mode”: An incontrovertible influence within the electro-indie music realm, Depeche Mode went from being a cult, fringe act to stadium megastars, unusual for a band that has strived to maintain its own identity. Their musical trajectory is inexplicable even to them. Here are a few facts that detail their ascent.

Terminologia etc., “Metafore politiche: da ghigliottina a tagliola”: L’articolo spiega che la cosiddetta “tagliola” o “ghigliottina” è la possibilità che il presidente della camera interrompa la discussione parlamentare prima del tempo per arrivare al voto, in questo caso per bloccare l’ostruzionismo messo in atto dal Movimento 5 Stelle che impedirebbe l’approvazione di un decreto legge. Mi ha colpita molto perché per lo stesso concetto vengono usate due metafore diverse: funzionamento, finalità e valore figurato di ghigliottina e tagliola non sono equivalenti e suggeriscono interpretazioni politiche diverse.

SlowShow, “The National a luglio in Italia”: DNA Concerti ha appena annunciato che i The National saranno di nuovo in Italia questa estate per ben tre date.

Alessandro Robecchi, “Il saluto romano degli Alfano-boys e il “boia chi molla” dei grillini”: Da cinque giorni, via twitter, citando il suo account, chiedo lumi al ministro dell’Interno Angelino Alfano, leader del Nuovo Centro Destra. La domanda è sempre la stessa: è a conoscenza il dottor Alfano che molti giovani del suo partito, a una convention tenutasi a Pesaro (era il 19 gennaio) hanno cantato l’inno di Mameli in un tripudio di saluti romani?

Rivista Studio, “La sinistra e l’effetto (Davide) Serra”: La mitopoiesi, tra le altre cose, è ciò a cui la sinistra italiana ha sempre fatto ricorso per chiamare a raccolta i suoi elettori e definire i confini della sua identità, del suo perimetro culturale, della sua essenza. Una delle parole d’ordine rimaste legate a Enrico Berlinguer, che è insieme il mito e in ogni mito della sinistra del nostro Paese, è «diversità». Chi era davvero di sinistra, quando c’era Berlinguer, non si immischiava troppo con un mondo corrotto, sbagliato e ingiusto: era “diverso” (moralmente diverso, culturalmente diverso) e sapeva bene ciò che non era: non era craxiano, non era pro-Thatcher, storceva il naso di fronte alla Milano da bere.

Riflessioni quasi analitiche, “#boia”: Trentuno anni da compiere (a luglio), nato a Brescia da genitori egiziani copti, Giorgio Girgis Sorial è il deputato del Movimento 5 Stelle che ha attaccato Napolitano definendolo “boia”. Non sa un cazzo ne della storia del nostro paese ne di quella di Napolitano, per la verità non simpatico a tutti, e usa parole ed insulti in libertà.

Quasi. “Canzoni a doppio senso. 20 brani famosi a tanto così dalla censura.”: La canzone italiana, specie negli anni ’79/’80 (ma non solo), è stata spregiudicata. Argomenti mai toccati prima: sesso, omosessualità, violenza, razzismo. Tutto ciò che non si poteva dire, si è detto. Oppure si è suggerito, con allusioni nemmeno troppo velate. Senza scadere nei classici doppi sensi da osteria oppure nella volgarità dei fenomeni da YouTube, eccovi una playlist di 20 brani incredibilmente sfuggiti alle maglie della censura.

Leonardo, “Un altro autolesionista alla guida del PD”: Ci voleva forse Matteo Renzi per farci capire che un accordo con Berlusconi sul sistema elettorale non è affatto difficile: basta dargli tutto quello che vuole.

Canzone del giorno
Satellites – Neon Sun on MUZU.TV.

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