Massimo Bettini, “le strabilianti avventure di un’arachide vuota”: Solo che poi mi fa restare male perché mi consegna due carte e mi dice, l’altra può darla a sua moglie, e io questa proprio non me l’aspettavo. Ma ti sembro uno che ha una moglie? le dico un po’ preoccupato, perché non ci si rende mai conto veramente dell’impressione che fai dall’esterno e quando te lo dicono così brutalmente… No era solo un trucco per vedere se eri libero, mi dice.
poco mossi gli altri mari, “L’amore ai tempi dei nonni”: Sarò anche comunista ma sono un buon cristiano. Ti ho sposata in chiesa, ho fatto battezzare i nostri figli, non bestemmio, non mi ubriaco, a Natale e Pasqua vengo a messa, all’arciprete ci ho pure riparato il tetto della canonica a gratis, cos’altro devo fare, eh?
Mezza mela, “Poi passa”: Mentre mia mamma e sua nonna chiacchieravano lei mi guardava dritta negli occhi con i suoi occhi umidi, avrebbe voluto piangere dalla vergogna, ma si vergognava anche di piangere. Diventava sempre più piccola ma non mi staccava gli occhi di dosso. Allora le ho sorriso (avrei voluto farle anche una carezza, ma i bambini timidi non si toccano) e le ho detto: Tranquilla, poi passa.
Jacopo Iacoboni, “Se anche Renzi critica i media”: non si vede al momento un sistema dell’informazione che vuole danneggiare Renzi, si vede però, e spesso, un’informazione sciatta che di fatto può danneggiare qualunque personaggio di cui si occupi, in questo caso Renzi, che è molto in trincea, ma anche altri; la sciatteria è di per sé un modo di occultare la verità, di tradirla, quindi di fatto di far danno a qualcuno, non di raccontare cercando l’onestà (che mai si raggiunge; si cerca).
Valigia Blu, “Il cyberbullismo nasce nella vita reale, il codice di autoregolamentazione non serve”: Il luogo primario dove combattere il bullismo in tutte le sue forme, anche quelle online, è la scuola, il cui compito è fornire educazione e informazione, fare prevenzione e intervenire sulle problematiche dei ragazzi.
Linkiesta, “Il risiko elettorale M5s: troll e candidati in fuga”: «Sardegna chi?» Dentro il Movimento è tutta una corsa a scaricare l’isola che fu di Berlinguer e Cossiga e che oggi assurge a pietra dello scandalo per le ambizioni elettorali pentastellate.