alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 07.01.14

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Una Lettrice, “Sgravi fiscali sull’acquisto dei libri. Cosa viene rimborsato?”: Da gennaio 2014 è stata approvata la nuova misura del Governo che prevede sgravi fiscali pari al 19% sulle spese sostenute per l’acquisto di libri, fino a un tetto di 2.000 euro a persona per anno solare. La detrazione ha valore per gli anni 2014, 2015 e 2016.

Questione della decisione, “Kirikù e la strega Karabà: un cartone di streghe (cattive?) e bambini che salvano il mondo”: Kirikù è un bambino piccolissimo che, appena nato, parla e corre velocissimo ed è pieno di curiosità. Una di queste riguarda la strega Karabà che mantiene il suo villaggio nel terrore e che, si dice, abbia mangiato tutti gli uomini che sono andati a combatterla. “Perchè la strega è cattiva?” chiede Kirikù, ma la madre non sa rispondere.

Alessandro Gilioli, “Le cravatte e la tivù, vent’anni dopo”: Magari non ve ne siete accorti, ma il 2014 vi porterà presto l’erede di Berlusconi, da presentare ufficialmente nel ventennale della ‘discesa in campo’ – così, tanto per aprire la campagna elettorale.

Nuovo e Utile, “Metodo 54: ripartire dall’inizio per arrivare più in là”: In tutti questi casi, e in molti altri analoghi (per esempio: cambiano le condizioni di contesto. Avete un committente che vi fa le pulci. E così via) c’è un paio di cose che vi conviene fare per togliervi dai guai. E soprattutto per non infilarvi in guai peggiori. La prima – è meno semplice di quanto sembri, ma si tratta di un passo necessario – è armarvi di santa pazienza, ricordare che i processi creativi non sono mai lineari e che gli intoppi fanno parte integrante del gioco e affliggono tutti, anche i più bravi e i più scafati. La seconda è ricominciare da capo, ma proprio da capo. Vi dico come.

Ingenere, “Musica maestro! Il concerto degli stereotipi”: Donne senza podio: qualche giorno fa il New York Times ha denunciato la discriminazione nelle direzioni d’orchestra. Qui approfondiamo il tema, andando a guardare i numeri sin dal conservatorio. Perché le donne sono al 90% nelle classi di arpa, e a meno del 2% in quelle di bassotuba? Esistono strumenti “femminili”?

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